Morto il miliardario Giuseppe Crippa fondatore di Technoprobe, era tra gli imprenditore più ricchi d'Italia

Era il re della microelettronica italiana. Durante il Covid ha donato spazi per la campagna vaccinale e pagato il personale per allestire un hub in azienda

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È morto a 90 anni Giuseppe Crippa, il re della microelettronica italiana, uno degli uomini più ricchi d’Italia e fondatore della Technoprobe, azienda con il cuore in Brianza e sedi in tre Continenti che hanno deciso di fermarsi per un giorno per ricordare “Peppino”. “Ci ha lasciato Giuseppe Crippa, imprenditore visionario e geniale. Una grande perdita per tutti noi. Esprimo le mie condoglianze alla sua famiglia”, ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

Gli inizi e la Silicon Valley

Nato a Robbiate, in provincia di Lecco, dopo un breve periodo alla Breda a inizio anni Sessanta è entrato alla Sgs-Ates, poi diventata ST Microelettronics, dove ha iniziato a occuparsi di semiconduttori andando anche a studiare nella Silicon Valley.

In azienda, con vari ruoli, è rimasto per trent’anni. Ma è due anni prima della pensione, nel 1993, che inizia una sua attività.

Steve Jobs aveva cominciato in un garage, lui insieme al figlio Cristiano (che ha due fratelli Roberto e Monica) e alla moglie Mariarosa Lavelli a occuparsi dell’amministrazione, inizia la produzione di probe card in garage e in soffitta.

La nascita di Technoprobe

Quando nel ’95 va in pensione nasce formalmente Technoprobe, che debutta in borsa all’Euronext Growth’ nel 2022. Da allora è nell’elenco delle persone più ricche d’Italia.

Nella lista di Forbes pubblicata lo scorso aprile il patrimonio suo e della famiglia è valutato 3,1 miliardi. Durante il Covid, ha donato spazi per la campagna vaccinale e pagato il personale per allestire un hub nei capannoni dell’azienda.

I soldi, il Covid e la ricerca

“I soldi servono anche a questo – aveva spiegato in un’intervista al Corriere della Sera – . Altrimenti nulla ha più senso”.

Poi aveva aggiunto: “Crescere per fare qualcosa per gli altri. E lo dico perché nella mia vita sono state molte le persone che mi hanno aiutato. Io non so cosa accadrà. So che bisogna continuare a investire nella ricerca perché l’evoluzione tecnologica è rapidissima. Bisogna studiare nuovi processi. Ma io la mia parte l’ho già fatta, posso ritirarmi soddisfatto”.

Tutte le sedi si fermano per 24 ore

“Giuseppe era un uomo pervaso da una inesauribile passione per la tecnologia e l’innovazione, da un’eccezionale visione imprenditoriale e da un profondo rispetto e amore per le persone”, si legge nella nota con cui la Technoprobe, azienda da lui fondata e di cui era presidente onorario, ha voluto ricordarlo.

Technoprobe quindi “si ferma per 24 ore, in Italia come in tutte le sue sedi nei 3 continenti e 10 Paesi dove operiamo. Chiude e si ferma per celebrarlo e ricordarlo”, si legge ancora nel comunicato dell’azienda.

 

giuseppe-crippa Facebook/Technoprobe