Negoziati tra Russia e Ucraina per la pace, cos'è stato deciso a Istanbul e perché Putin e Trump erano assenti

Si è conclusa la prima sessione dei negoziati tra Russia e Ucraina a Istanbul: concordato il rilascio di 1.000 prigionieri. Perché Putin e Trump erano assenti

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Si è conclusa la prima sessione dei negoziati tra Russia e Ucraina a Istanbul: le due parti hanno concordato il rilascio di 1.000 prigionieri. Due assenze sono state notate al tavolo di discussione: quella di Putin, accusato dalla Germania di non essere interessato alla pace, e quella di Donald Trump, che avrebbe preso la decisione di non partecipare dopo aver saputo chi erano i membri delle delegazioni.

Negoziati tra Russia e Ucraina: cos’è stato deciso

Al giorno 1.178 del conflitto, si è tenuto a Istanbul il primo incontro tra la delegazione russa e quella ucraina per la pace.

All’incontro di venerdì 16 maggio hanno partecipato, per la Russia, il consigliere del Cremlino Vladimir Medinsky, il viceministro degli Esteri Mikhail Galuzin, il viceministro della Difesa Alexander Fomin e il direttore dell’intelligence militare Igor Kostyukov, accompagnati da quattro esperti.

russia ucraina negoziati istanbulFonte foto: ANSA

La composizione delle due delegazioni

La delegazione ucraina era invece composta dal ministro della Difesa Rustem Umerov, dal capo dell’ufficio del Presidente Andriy Yermak, dal capo del servizio di sicurezza Vasyl Malyuk, dal ministro degli Esteri Sybiha e dal capo di stato maggiore delle Forze Armate Andriy Hnatov.

In questa prima sessione di negoziati, dopo quasi due ore di discussione, è stato concordato lo scambio di 1.000 prigionieri da ciascun fronte.

Tuttavia, l’Ucraina lamenta “condizioni inaccettabili” pretese dalla Russia, che chiederebbe la cessione di alcuni territori prima del cessate il fuoco.

Putin e Zelensky assenti

Come già precedentemente confermato, alla prima sessione di negoziati a Istanbul non erano presenti né Putin, né Zelensky.

Sebbene il presidente ucraino avesse richiesto a Putin la sua presenza, affermando di essere “pronto a qualsiasi formato di negoziato”, il presidente russo ha inviato il suo ex ministro della Cultura Medinsky a guidare i negoziati.

Tuttavia, entrambe le parti sembrano ora pronte a un faccia a faccia tra i due presidenti, più volte richiesto dall’Ucraina.

Medinsky ha confermato che la Russia sta attualmente valutando questa possibilità.

In merito al perché Putin abbia rifiutato la partecipazione, non sembra avere dubbi la Germania: “Attualmente Putin dimostra che non è minimamente interessato a porre fine alla guerra”, ha affermato il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius.

E l’Ucraina lamenta una delegazione russa “di basso livello”, incapace di prendere reali decisioni.

Anche Trump non ha partecipato all’incontro a Istanbul

Assente ai negoziati di Istanbul anche il presidente statunitense Donald Trump, che ha però ribadito più volte la necessità di un incontro imminente con Putin.

Trump ha infatti affermato che un incontro tra lui e il presidente russo potrebbe condurre ad una conclusione del confitto Russia – Ucraina.

Ci incontreremo io e lui. Penso che risolveremo il problema, o forse no, ma almeno lo sapremo”, ha affermato Trump.

Stando a quanto riportato da Reuters, il presidente USA avrebbe deciso di non partecipare all’incontro dopo aver conosciuto i nomi dei membri delle delegazioni partecipanti.

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