Nuovo possibile movente per il delitto di Garlasco, cosa ci sarebbe dietro all'omicidio di Chiara Poggi

Sull'omicidio di Chiara Poggi si indaga sulle comitive di amici, le ipotesi sul possibile movente per il delitto di Garlasco

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Per la giustizia l’omicidio di Chiara Poggi ha già un colpevole: Alberto Stasi, l’allora fidanzato della vittima. La procura di Pavia ha avviato una nuova inchiesta che vede indagato al momento Andrea Sempio. Ma per riaprire veramente il caso del delitto di Garlasco non bastano una traccia di Dna o un attrezzo compatibile con l’arma del delitto, serve un movente. Secondo gli inquirenti il movente va ricercato nella cerchia di amici dei fratelli Poggi, di Stasi, Sempio e delle gemelle Cappa, forse un rifiuto di Chiara.

Delitto di Garlasco, le analisi del Dna

Venerdì 16 maggio durante l’udienza per l’incidente probatorio a Pavia il gip ha disposto l’acquisizione del dna di diversi soggetti che frequentavano la casa dei Poggi a Garlasco o che potrebbero aver contaminato la scena del delitto.

Verranno prelevati e analizzati campioni di dna delle gemelle Paola e Stefania Cappa (cugine di Chiara Poggi), di Marco Panzarasa (amico di Alberto Stasi), di Mattia Capra e Roberto Freddi (amici di Marco Poggi e Andrea Sempio) e di Alessandro Biasibetti (un altro amico). Nessuno di loro è indagato.

Procura di PaviaFonte foto: ANSA

Alle analisi verranno sottoposti anche tre investigatori e un medico legale che quel 13 agosto 2007 entrarono nella villetta dei Poggi senza guanti.

Una caccia al dna e a nuove eventuali impronte che serve per rafforzare il quadro contro Andrea Sempio, indagato per l’omicidio (in concorso) di Chiara Poggi e per dare un nome a “Ignoto 2”, il secondo uomo che secondo gli inquirenti si trovava in casa Poggi la mattina del delitto.

La mazzetta ritrovata nel canale di Tromello

Parallelamente vanno avanti le indagini sull’arma del delitto, mai ritrovata: dal canale di Tromello sarebbero stati ripescati alcuni oggetti, tra cui un attizzatoio da camino, la testa di un’ascia e una mazzetta da muratore (non un martello a coda di rondine, l’unico oggetto mancante da casa Poggi secondo il papà di Chiara).

Repubblica riferisce che proprio una mazzetta sparì alla fine di luglio 2007 dalla sede della Croce Garlaschese, un’associazione di volontariato frequentata all’epoca da Stefania Cappa.

La ragazza disse di aver sentito l’ultima volta Chiara Poggi domenica 12 agosto proprio per invitarla nella sede dell’associazione, lei rifiutò perché doveva studiare.

Si scava tra gli amici di Stasi, Sempio e delle gemelle Cappa

Le analisi del Dna puntano sugli allora ragazzi di Garlasco, gli amici dei fratelli Poggi e del fidanzato di Chiara, Alberto Stasi.

Secondo Repubblica, il nuovo possibile movente potrebbe essere cercato proprio tra le comitive di amici del paese, che erano due all’epoca.

Una più nerd e tranquilla con Marco Poggi, Andrea Sempio, Panzarasa, Capra, Freddi e Biasibetti, l’altra più festaiola con le gemelle Cappa.

Omicidio Chiara Poggi, il possibile movente

Gli inquirenti sono convinti che la verità sull’omicidio di Chiara Poggi vada ricercata tra quei ragazzi che orbitavano intorno a casa Poggi.

Secondo quanto riporta Repubblica, il nuovo possibile movente potrebbe essere relativo a un rifiuto di Chiara a partecipare a una situazione a lei sgradita.

Oppure, si ipotizza, potrebbe aver visto qualcosa che non doveva vedere e quindi sarebbe stata uccisa per evitare che lo raccontasse.

delitto-garlasco-omicidio-chiara-poggi Fonte foto: ANSA