Omicidio di villa Pamphili, le immagini dell’arresto di Rexal Ford a Skiathos, in Grecia

È stato arrestato a Skiathos, in Grecia, Rexal Ford, indagato per il caso della donna e della neonata ritrovate morte a villa Pamphili: il video

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È stato arrestato sull’isola greca di Skiathos il 46enne Rexal Ford, cittadino statunitense ricercato per l’omicidio della bambina trovata morta lo scorso 7 giugno a villa Pamphili, a Roma. A incastrarlo, le immagini diffuse nei giorni precedenti e una lunga serie di indizi raccolti grazie alla collaborazione tra le autorità italiane, greche e statunitensi.

Rexal Ford arrestato dalla polizia a Skiathos

È stato reso pubblico dalla Polizia di Stato il video che mostra Rexal Ford in shorts e maglietta mentre viene accompagnato fuori dalla stazione di Polizia locale a Skiathos, in Grecia.

L’arresto è avvenuto in esecuzione di un mandato europeo emesso dalla procura di Roma. L’uomo era sbarcato a Skiathos l’11 giugno, dopo essere partito dall’aeroporto di Fiumicino.

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Villa Pamphili, dove sono stati ritrovati i corpi privi di vita di una donna e di una neonata: arrestato a Skiathos l’unico indagato, Rexal Ford

L’operazione di cattura si è svolta poco prima di mezzogiorno del 13 giugno. A localizzare Ford sono state le celle telefoniche agganciate sull’isola. L’arresto è stato reso possibile grazie a uno specifico mandato di arresto europeo emesso dall’autorità giudiziaria italiana per i reati di omicidio e occultamento di cadavere.

L’ultima immagine prima del delitto

Ford era già stato fermato dalla Polizia romana in due occasioni, il 20 maggio a Campo de’ Fiori e il 5 giugno presso un albergo vicino a Largo Argentina, poiché era stato visto con una bimba di pochi mesi in braccio, vestita con una tutina rosa. In entrambi i casi, l’uomo aveva dichiarato che la bambina fosse sua figlia

I corpi della donna e della neonata sono stati trovati il 7 giugno a poca distanza l’uno dall’altro, nascosti tra i cespugli del parco di Villa Pamphili. La madre, in avanzato stato di decomposizione, era coperta da sacchi neri; la bambina, nuda, giaceva a pochi metri.

Nessuna delle due aveva documenti, ma la donna è stata riconosciuta grazie ai tatuaggi visibili e a una segnalazione arrivata alla trasmissione “Chi l’ha visto?”. La loro identità non è stata ancora resa pubblica, ma secondo fonti investigative si tratterebbe di due cittadine statunitensi.

L’indagine e l’estradizione

Rexal Ford è ora detenuto in Grecia in attesa del completamento della procedura di estradizione. I tempi previsti sono di circa 20–25 giorni, salvo interferenze di natura giudiziaria o diplomatiche: le autorità americane, infatti, potrebbero richiedere a loro volta la consegna dell’uomo, che risulterebbe già noto per reati precedenti.

Una volta in Italia, Ford sarà interrogato e formalmente accusato di omicidio volontario aggravato, abbandono di minore e occultamento di cadavere.

Intanto, la procura continua a raccogliere elementi utili per chiarire la dinamica del duplice delitto, a partire dai risultati delle autopsie. Restano da accertare le cause della morte della madre, che non presenta evidenti segni di violenza.

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