Omicidio Liliana Resinovich, nei 5 hard disk di Visintin le foto che possono rivoluzionare l'inchiesta

Nuovi indizi sull’omicidio di Liliana Resinovich: gli hard disk di Visintin contengono foto di Sterpin. La Procura ipotizza un possibile movente

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Nel caso Liliana Resinovich, trovata morta il 5 gennaio 2022, emergono nuovi indizi. Cinque hard disk, consegnati dal marito Sebastiano Visintin poco prima della scomparsa, contengono immagini dell’amico Claudio Sterpin. Per gli inquirenti potrebbero rivelare un possibile movente dell’omicidio.

Omicidio Liliana Resinovich, le foto conservate da Visintin

Secondo quanto emerso nella puntata di Quarto Grado del 14 giugno, i cinque hard disk consegnati da Sebastiano Visintin a un amico nel dicembre 2021 sono tornati centrali nell’inchiesta sulla morte di Liliana Resinovich. Al loro interno sono state trovate foto e video che ritraggono Claudio Sterpin, amico intimo della donna, anche insieme a lei.

Tra i materiali figura una cartella rinominata “Modigliani” contenente immagini risalenti al 3 luglio 2003, durante una manifestazione del Marathon, associazione presieduta da Sterpin e frequentata da Liliana. In un altro file video, Sterpin appare mentre partecipa al tuffo di Capodanno a Barcola nel 2013.

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Sebastiano Visintin e Liliana Resinovich

Il fatto che queste immagini fossero archiviate da Visintin, che all’epoca dichiarava di non sapere nulla del rapporto tra i due, ha spinto la Procura ad allegare i file all’incidente probatorio previsto per il 23 giugno, dove verrà sentito lo stesso Sterpin.

I dubbi sul movente: controllo o ricordi?

Il contenuto degli hard disk ha sollevato nuove ipotesi sul movente. La Procura sospetta che Visintin potesse essere a conoscenza del legame tra sua moglie e Claudio Sterpin ben prima della sua scomparsa, contrariamente a quanto dichiarato.

Sterpin ha affermato in diretta tv: “Secondo me Sebastiano ci spiava. Penso che controllasse anche il telefono di Liliana”. Le foto sembrano rafforzare questa idea, anche se Visintin sostiene di averle scattate casualmente, per poi conservarle “per ricordo”.

Il gesto di consegnare gli hard disk a un amico poco prima di Natale ha insospettito gli inquirenti: voleva salvarli o nasconderli?

Il possibile movente

Secondo il legale di Sterpin, il punto non è tanto la presenza dei file, quanto il fatto che Sebastiano Visintin ne abbia negato l’esistenza. Quelle immagini potrebbero non essere la prova di un delitto, ma alimentano dubbi sul contesto relazionale attorno alla morte di Liliana.

Quarto Grado ha mostrato per la prima volta foto inedite che, secondo la Procura, dimostrerebbero che Visintin sapeva più di quanto abbia ammesso finora.

Un dettaglio che, se confermato, non costituisce di per sé una prova di colpevolezza, ma potrebbe costituire un possibile movente. A distanza di oltre due anni, il caso Resinovich resta senza colpevoli ma carico di ombre.

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