Operaio cade da un silos a Rovigo e muore, fatale il volo nel vuoto di 10 metri: seconda vittima nel Polesine
Incidente sul lavoro in provincia di Rovigo, un giovane operaio è morto dopo essere caduto da un’altezza di circa dieci metri. Stava lavorando su un silos
Un operaio è morto in provincia di Rovigo. Il 47enne è caduto da un’altezza di circa 10 metri mentre lavorava su un silos. L’incidente è avvenuto nel pomeriggio tra San Martino di Venezze e Mardimago, in un’azienda che produce mais. La scorsa settimana, sempre in provincia di Rovigo, era morto un operaio di 29 anni schiacciato da un macchinario.
- Incidente in provincia di Rovigo, muore un operaio
- L’appello dei sindacati
- L’appello di Romeo dopo la morte dell’operaio a Rovigo
Incidente in provincia di Rovigo, muore un operaio
L’incidente è costato la vita a un operaio di 47 anni. L’uomo è precipitato mentre lavorava su un silos, nel pomeriggio di martedì 4 novembre all’intento di un’azienda della Cooperativa Produttori di Mais di San Martino. Sul posto, oltre agli ispettori dello Spisal e agli operatori del 118 che hanno prestato i primi soccorsi, sono intervenuti i carabinieri.
Sulla vicenda sono in corso gli accertamenti delle forze dell’ordine per accertare eventuali responsabilità.
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L’incidente è avvenuto a San Martino di Venezze, in provincia di Rovigo
L’appello dei sindacati
La segnalazione dell’incidente è arrivata dalla Uil del Veneto, che ha voluto porre l’attenzione sulla sicurezza parlando della “ennesima caduta dall’alto”.
“Una delle cause che ha mietuto più vittime durante il 2025 nella nostra regione e non solo – ha precisato il segretario generale Roberto Toigo – Nonostante i protocolli, i controlli, gli allarmi, non si riesce a spezzare questa lunga catena di infortuni”.
La Uil ha quindi lanciato un appello a “fare un passo in più” e capire che “la fretta e il profitto non possono costare vite umane”. “Bisogna rallentare, fermarsi quando si percepisce il pericolo, mettere la vita al primo posto”, ha sottolineato il sindacalista
L’appello di Romeo dopo la morte dell’operaio a Rovigo
Domenica 27 ottobre un operaio di 29 anni, Luca Domenicale, è morto mentre lavorava alla Veneta Prefabbricati di Rosolina, sempre nel Polesine.
Sui due incidenti è intervenuta Nadia Romeo, deputata del Pd eletta proprio in provincia di Rovigo: “Due morti sul lavoro in appena otto giorni sono un costo, in vite umane, che sarebbe inaccettabile pagare ovunque, figurarsi in una piccola realtà come il Polesine”. Non è pensabile che, nel 2025, si esca per andare al lavoro e non si torni a casa, lasciando famiglie nel dolore, nello sconcerto, nella rabbia, nell’incertezza economica”, ha proseguito l’esponente del Partito Democratico.
“Da tempo, inascoltati, chiediamo al Governo che nella sicurezza sul lavoro si investa veramente – ha concluso – dando più risorse e personale agli organismi deputati a effettuare i controlli nelle aziende, investendo sempre di più anche in formazione del personale. Non si può pensare che in un paese civile, con gli strumenti e le tecnologie che oggi abbiamo a disposizione, possa accadere che dal lavoro non si torni, mai più”. Nelle scorse ore, a Roma, un operaio edile è morto dopo il crollo avvenuto all’interno della Torre dei Conti.
IPA