Parolin superato da Prevost al quarto scrutinio, l'ipotesi dei voti spostati: così Leone XIV è diventato Papa
Come è stato eletto Papa Leone XIV: la ricostruzione sul Conclave e l'ipotesi dei voti spostati al quarto scrutinio da Parolin a Prevost
Robert Francis Prevost è stato eletto Papa al quarto scrutinio, nel secondo giorno del Conclave. In queste ore si rincorrono voci e retroscena che cercano di ricostruire cosa è accaduto nella Cappella Sistina e come è stato eletto Papa Leone XIV. Secondo voci Pietro Parolin sarebbe stato in vantaggio nelle prime votazioni, poi in poche ore i voti si sarebbero spostati su Prevost, fino ad arrivare ai due terze delle preferenze. Circola l’ipotesi anche di un possibile passo indietro dello stesso Parolin.
- Come Prevost è diventato Papa Leone XIV
- Parolin superato da Prevost al quarto scrutinio
- L'ipotesi del passo indietro di Parolin
Come Prevost è diventato Papa Leone XIV
Come è stato eletto Papa Leone XIV? In queste ore da più parti si sta cercando di capire come si è svolto il Conclave e di ricostruire come si è arrivati alla scelta di Robert Francis Prevost, primo pontefice statunitense.
Secondo diverse ricostruzioni Pietro Parolin, candidato favorito alla vigilia del Conclave, è stato il cardinale che ha raccolto più voti al primo scrutinio, nella serata di mercoledì 7 maggio.
Fonte foto: ANSA
Il segretario di Stato vaticano sarebbe rimasto in vantaggio anche nelle due votazioni successive, nella mattinata di ieri, senza però raggiungere gli 89 voti necessari per diventare Papa.
Parolin superato da Prevost al quarto scrutinio
Secondo voci raccolte dal Corriere della Sera, sembra che dopo la terza votazione Parolin avesse 49 voti e Prevost 38.
Numeri che indicherebbero un Conclave fino a quel momento spaccato, con i cardinali elettori in difficoltà nel convergere su un nome.
Poi in poche ore molti voti si sarebbero spostati sull’americano, e al quarto scrutinio Prevost ha raggiunto la soglia dei due terzi delle preferenze necessaria per diventare Papa.
L’ipotesi del passo indietro di Parolin
Circola l’ipotesi che dietro questo rapido spostamento di voti possa esserci stato un passo indietro dello stesso Parolin.
Vista l’impasse, il cardinale italiano avrebbe chiesto ai suoi sostenitori di spostare le preferenze verso il candidato in ascesa, Prevost.
Quello che è certo è che Prevost, missionario per vent’anni in Perù, il meno “statunitense” tra i cardinali Usa (il gruppo più consistente dopo l’Italia), ha messo d’accordo i porporati di Nord e Sud America.
