Pietro Parolin e l'elezione di Leone XIV, il mancato Papa rompe il silenzio: "Prevost ha grande esperienza"

La testimonianza sul Conclave e l'opinione sul nuovo Papa Leone XIV del cardinale Pietro Parolin, considerato il candidato più forte tra i papabili

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Da primo dei papabili a primo ambasciatore del pontificato di Leone XIV. Con una lettera il cardinale Pietro Parolin parla dell’elezione di Papa Prevost e porta la sua testimonianza sul Conclave che ha scelto il cardinale statunitense come successore di Jorge Bergoglio. “Di lui mi ha colpito soprattutto la serenità che traspariva dal suo volto in momenti così intensi e, in un certo senso, ‘drammatici’, perché cambiano totalmente la vita di un uomo” ha detto nel suo messaggio.

La lettera di Pietro Parolin

Scrivendo al Giornale di Vicenza, il cardinale veneto ha risposto alla richiesta di un commento del quotidiano con “una breve testimonianza che mi permetto di offrire, a partire dalla gioia che in così breve tempo la Chiesa universale abbia ritrovato il suo Pastore, il Successore di Pietro, il Vescovo di Roma, dopo la malattia e la morte di Papa Francesco, che ha avuto la pazienza di tenermi come suo Segretario di Stato per quasi 12 anni”.

Forse troppo preziosa la sua figura da diplomatico per la Santa Sede, come dimostra la sua conferma a Segretario di Stato vaticano, per far sì che il suo nome non venisse subito bruciato.

pietro-parolinFonte foto: ANSA

Il cardinale Pietro Parolin

L’elezione di Papa Leone XIV

Incaricato di presiedere il Conclave, il suo è un punto di vista prezioso sui fatti che hanno portato i cardinali a scegliere Robert Prevost come nuovo Papa.

“Noi crediamo fermamente che, attraverso l’azione dei Cardinali elettori  – anche attraverso la loro umanità – è lo Spirito Santo che sceglie l’uomo destinato a guidare la Chiesa. Si tratta, tecnicamente di un’elezione, ma ciò che avviene nella Cappella Sistina sotto lo sguardo di Cristo Giudice, rinnova quanto successe agli inizi della Chiesa quando si trattò di ricostituire il collegio apostolico dopo la dolorosa defezione di Giuda Iscariota” ha spiegato Parolin.

“Credo di non rivelare nessun segreto, se scrivo che un lunghissimo e caloroso applauso è seguito a quell’’accetto'” ha scritto ancora il segretario di Stato del Vaticano, confessando di essere rimasto colpito per la serenità con cui il cardinale Prevost ha accolto la sua elezione.

“Non ha mai perduto il suo sorriso mite, pur, immagino, nella viva consapevolezza dei non pochi e dei non semplici problemi che la Chiesa d’oggi si trova ad affrontare” ha raccontato Parolin, sottolineando come il nuovo Papa abbia dimostrato di aver ben presenti i problemi del mondo con il suo discorso pronunciato dalla Loggia delle Benedizioni.

Le parole su Robert Prevost

Il Segretario di Stato ha raccontato nella sua lettera di aver già avuto modo di saggiare la serenità di Robert Prevost “che ebbi modo di conoscere all’inizio del mio servizio come Segretario di Stato per una questione spinosa che riguardava la Chiesa in Perù, dove egli era Vescovo della Diocesi di Chiclayo”.

Nel lavoro fianco a fianco nella Curia di Papa Francesco, Parolin ha assicurato inoltre di aver “potuto sperimentare in lui conoscenza delle situazioni e delle persone, pacatezza nell’argomentazione, equilibrio nella proposta delle soluzioni, rispetto, attenzione e amore per tutti“.

parolin-papa-prevost-leone-xiv Fonte foto: ANSA
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