Poco carburante a Malpensa per un guasto, l'aeroporto avvisa le compagnie aeree sui rifornimenti
Guasto alla raffineria Eni di Sannazzaro: ridotta la produzione di jet fuel. Malpensa invita le compagnie a rifornirsi in altri luoghi
Riduzione temporanea di carburante all’aeroporto di Milano Malpensa a causa di un guasto nella raffineria Eni di Sannazzaro de’ Burgondi. Il problema ha portato l’aeroporto a invitare le compagnie aeree a rifornirsi altrove, imbarcando il cherosene necessario già negli scali di partenza. L’allerta resterà attiva fino al 1° gennaio 2026, ma i voli restano garantiti. L’Eni parla di riduzione parziale della produzione di Jet A1.
- Il Notam e l’allerta alle compagnie
- Il guasto alla raffineria Eni e le misure di emergenza
- Le reazioni delle compagnie aeree
Il Notam e l’allerta alle compagnie
A confermare la criticità è stato un Notam, il bollettino ufficiale diffuso agli operatori del settore aeronautico, che segnala la “disponibilità ridotta di carburante Jet A1 fornito da Eni”. Nel documento si invita le compagnie “rifornite da Eni, quando possibile, a calcolare una quantità sufficiente di carburante dall’aeroporto precedente per le successive tratte di volo”.
L’avviso, valido fino a mezzanotte del 1° gennaio 2026, riguarda in particolare gli aerei che effettuano tratte brevi e medie, quelli che compiono anche sei-otto voli giornalieri e rappresentano la maggior parte dei movimenti a Malpensa.
IPA
Per ora l’operatività non è a rischio, ma le compagnie hanno segnalato preoccupazione per il possibile impatto nella seconda metà di novembre, periodo di alta intensità per i voli europei e internazionali.
Il guasto alla raffineria Eni e le misure di emergenza
Eni ha confermato che “a seguito di un problema agli impianti della raffineria di Sannazzaro de’ Burgondi si è verificata una parziale e temporanea riduzione della produzione di Jet A1 nei mesi di ottobre e novembre”. Secondo le stime del settore, la riduzione si aggira attorno al 10% in ottobre e al 25% in novembre, numeri che spiegano la necessità di adottare il cosiddetto “tankering”, ovvero caricare più carburante del necessario per coprire più tratte senza rifornirsi.
Tre le contromisure in atto:
- aumento della produzione nell’altra raffineria lombarda, quella di Trecate (Api-Ip);
- trasporto di carburante da altri impianti Eni verso lo snodo logistico di Rho;
- apertura straordinaria del deposito di Sea, la società che gestisce Malpensa e Linate, alle autobotti di Eni.
Eni assicura che, grazie a queste misure, “non sono attesi problemi di disponibilità di jet fuel” e che “le conseguenze sull’operatività dello scalo saranno limitate”.
Le reazioni delle compagnie aeree
“Siamo a conoscenza del problema e delle misure urgenti per mitigarne l’impatto sull’aeroporto”, fa sapere una portavoce di easyJet, il principale vettore che opera su Malpensa.
La compagnia, che conta centinaia di voli settimanali, chiede però che vengano individuate “soluzioni strutturali per rafforzare la resilienza della catena di fornitura del carburante”.
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