Porsche di Giambruno spiata dai servizi segreti, Italia Viva verso l'interrogazione parlamentare

Italia Viva presenterà un'interrogazione parlamentare e un esposto in procura per chiarire il coinvolgimento dei servizi segreti nel caso della Porsche di Giambruno

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Il segretario di Italia Viva Matteo Renzi e il senatore Ivan Scalfarotto presenteranno un’interrogazione parlamentare al Governo per chiarire il caso degli agenti dei servizi segreti trovati ad armeggiare vicino alla Porsche di Andrea Giambruno, ex compagno della premier Giorgia Meloni.

L’interrogazione parlamentare di Italia Viva

Renzi e Scalfarotto hanno annunciato di voler presentare un’interrogazione parlamentare e un esposto in questura la prossima settimana sul caso degli agenti dei servizi segreti scoperti vicino all’auto dell’ex compagno di Giorgia Meloni, Andrea Giambruno.

“Presenteranno una nuova interrogazione parlamentare nella giornata di mercoledì e un formale esposto presso la Procura di Roma in questa settimana” hanno fatto sapere i due parlamentari.

porsche giambrunoFonte foto: ANSA
Il segretario di Italia Viva Matteo Renzi

Secondo Italia Viva, la vicenda ha molti aspetti ancora da chiarire e il Governo non avrebbe mai risposto ai dubbi delle opposizioni. L’inchiesta che era stata aperta sui fatti sta andando verso l’archiviazione.

Il caso della Porsche di Giambruno

Il 30 novembre del 2023, attorno alle 3 di notte, un agente di polizia di sorveglianza nei pressi della casa di Giorgia Meloni, in zona Torrino a Roma, nota due persone che stanno armeggiando attorno alla Porsche dell’ex compagno della premier, Andrea Giambruno.

L’agente cerca di identificare i due, che però si qualificano come “colleghi”. Mostrano anche un tesserino ritenuto credibile dall’agente, che li lascia andare senza verificarne l’identità con ulteriori documenti.

Si apre quindi un’indagine, di cui viene informata anche la Digos. Dalle verifiche emerge che la persona che aveva mostrato il tesserino apparteneva all’Aisi, il servizio segreto interno.

Le indagini verso l’archiviazione

Alcuni mesi dopo, una persona nota alle forze dell’ordine per alcuni reati, in particolare ricettazione, si presenta alla polizia dicendo di essere lui l’altra persona che si trovava quella sera vicino all’auto di Giambruno.

La sua confessione non viene però ritenuta credibile dalle forze dell’ordine. Oltre all’agente dei servizi segreti interni quindi, non è chiaro chi si sia avvicinato alla Porsche.

Il punto più opaco della vicenda rimane la motivazione che avrebbe spinto un agente dei servizi segreti ad avvicinarsi all’auto di quello che, all’epoca, era l’ex compagno della presidente del Consiglio da circa due mesi.

giambruno-porsche Fonte foto: ANSA
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