Precipita dalla scogliera e finisce nel lago di Garda a Gargnano, ciclista 43enne morto davanti agli amici
Ciclista polacco precipita da una scogliera a Gargnano sul lago di Garda: l'uomo è morto sul colpo, inutile l’intervento dei soccorsi
Tragedia sulle rive del lago di Garda, in uno dei tratti più panoramici della Gardesana Occidentale, nel territorio comunale di Gargnano. Venerdì 20 giugno un ciclista polacco di 43 anni ha perso la vita dopo essere precipitato nel vuoto per circa 100 metri, finendo nel lago, sotto gli occhi attoniti degli amici con cui stava pedalando.
Ciclista morto nel lago di Garda a Gargnano
Come riporta La Repubblica, l’uomo si era fermato sul ciglio della strada statale 45bis, probabilmente per urinare, mentre il resto del gruppo lo attendeva poco più avanti.
Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri di Salò, il ciclista si sarebbe avvicinato troppo al bordo della scogliera, perdendo l’equilibrio e precipitando nel vuoto.
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Un turista polacco di 43 anni è morto a Gargnano, sul lago di Garda
In un primo momento si era ipotizzato che si fosse fermato per scattare una fotografia o per bere dell’acqua, ma la versione più accreditata è quella fornita dagli amici che parlano di una necessità fisiologica.
La zona, rinomata per i suoi scorci mozzafiato sul lago di Garda, è anche tristemente nota per i suoi tratti pericolosi: curve strette, gallerie e pareti a picco sull’acqua rendono il percorso spettacolare ma insidioso.
L’allarme e i soccorsi
L’allarme è stato lanciato poco dopo le 15.20. I compagni di escursione, non vedendolo tornare, hanno subito chiamato il 112, attivando la macchina dei soccorsi.
Sul posto sono intervenuti tempestivamente un’ambulanza, l’elisoccorso da Verona, i vigili del fuoco, il Soccorso alpino, la Polizia locale di Gargnano e una motovedetta della Guardia Costiera di Salò.
Il corpo dell’uomo è stato avvistato nelle acque sottostanti pochi minuti dopo. Un soccorritore marittimo si è tuffato per raggiungerlo, ma ogni tentativo di rianimazione si è rivelato inutile: il ciclista era già privo di vita.
Indagini in corso
Il corpo è stato recuperato e trasportato al porto di Gargnano, dove si sono radunati anche gli inquirenti per avviare le indagini sull’accaduto.
Non si esclude nessuna ipotesi: un malore, un improvviso cedimento del terreno o un tragico passo falso. Le autorità stanno esaminando le testimonianze e il contesto per ricostruire l’esatta dinamica.
Quella che doveva essere una giornata all’insegna della natura e dello sport si è trasformata in una tragedia improvvisa.
