Putin e Trump non andranno al vertice in Turchia, il Papa si offre di mediare sulla guerra in Ucraina
Vladimir Putin non presenzierà al vertice in Turchia per trattare sulla guerra in Ucraina, mancherà anche il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov
Il presidente della Russia Vladimir Putin e il suo ministro degli Esteri Sergey Lavrov non saranno presenti al vertice in Turchia per trovare un accordo sulla fine della guerra in Ucraina. Non dovrebbe andare neanche il presidente americano Donald Trump. Intanto Papa XIV si offre di mediare.
- Putin e Lavrov assenti in Turchia
- Il ruolo di Donald Trump negli accordi
- La posizione della Russia
- La mossa di Papa Leone XIV
Putin e Lavrov assenti in Turchia
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sta provando fino all’ultimo ad attirare Putin in Turchia, lo stesso Paese scelto dallo zar come sede per i colloqui interrotti nel 2022.
“Sono pronto a qualsiasi forma di negoziato per fermare la guerra”, ha detto il leader ucraino. Ma l’appello sembra non essere valso a nulla.
Fonte foto: ANSA
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky
Dopo giorni di attesa, il Cremlino ha annunciato che a guidare la squadra russa sarà l’ex ministro della Cultura Vladimir Medinsky, attuale consigliere del presidente Putin.
Zelensky, invece, sarà accompagnato dal capo dell’ufficio presidenziale Andriy Yermak, dal ministro della Difesa Rustem Umerov, dal consigliere diplomatico Igor Zhovkva e dal ministro degli Esteri Andrij Sybiha.
Il ruolo di Donald Trump negli accordi
In Turchia sarà assente, almeno stando a quanto ipotizza Bloomberg, anche Donald Trump. Il tycoon aveva detto che sarebbe andato se ci fosse stato anche Vladimir Putin.
Intanto Zelensky continua a insistere affinché il presidente americano partecipi sottolineando come “darebbe un ulteriore impulso” alla visita di Putin.
L’inquilino della Casa Bianca non si sbilancia: “Non so se Putin verrà. So che gli piacerebbe che fossi lì. È una possibilità”.
In Turchia, secondo un alto funzionario del dipartimento di Stato, ci saranno il capo della diplomazia americana Marco Rubio e l’inviato speciale Steve Witkoff, mentre The Donald annuncia “ottime notizie forse per venerdì”.
La posizione della Russia
Il consigliere diplomatico di Vladimir Putin, Yuri Ushakov, ha dichiarato di aspettarsi che, durante il vertice, saranno discusse questioni “politiche e tecniche” oltre che scambi di prigionieri.
Intanto i Paesi europei alleati di Kiev minacciano la Russia di “sanzioni massicce” e un 17° pacchetto di provvedimenti contro le petroliere della “flotta fantasma” russa che consentono a Mosca di aggirare le restrizioni. Ma al Cremlino sembra non interessare.
La mossa di Papa Leone XIV
A tentare di mediare tra Ucraina e Russia è anche Papa Leone XIV che si è detto “a disposizione perché i nemici si incontrino e si guardino negli occhi”.
Per la pace “io impiegherò ogni sforzo“, ha assicurato nell’incontro con i cattolici orientali, molti dei quali vivono nelle zone piagate dalle guerre, dall’Ucraina al Libano, dalla Siria al Caucaso.
“La Santa Sede è a disposizione perché i nemici si incontrino e si guardino negli occhi, perché ai popoli sia restituita una speranza e sia ridata la dignità che meritano, la dignità della pace. I popoli vogliono la pace e io, col cuore in mano – ha detto Leone XIV – , dico ai responsabili dei popoli: incontriamoci, dialoghiamo, negoziamo!”.
Parole subito apprezzare dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky che potrebbe incontrare il Papa domenica.
Alcuni giorni fa il presidente russo Vladimir Putin si era congratulato con Papa Leone XIV e aveva espresso fiducia nello sviluppo costruttivo del dialogo tra Russia e Vaticano.
“Sono fiducioso che il dialogo costruttivo e l’interazione instaurati tra Russia e Vaticano continueranno a svilupparsi sulla base dei valori cristiani che ci uniscono”, si leggeva nella dichiarazione ripresa dalla Tass.
Resta da vedere se il leader del Cremlino accoglierà l’invito del pontefice.
