Rapina un supermercato da minorenne: riconosciuto grazie alle impronte, 22enne finisce in carcere ad Acireale
Un 22enne di Acireale è stato arrestato dalla Polizia per rapina aggravata in un supermercato, dopo una condanna definitiva.
Arresto e condanna a quasi tre anni di reclusione: un giovane di 22 anni di Acireale è stato incarcerato per una rapina aggravata commessa nel 2020 in un supermercato. L’azione è stata eseguita nella giornata di ieri dagli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato di pubblica sicurezza di Acireale, in seguito a un provvedimento emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Catania. Il giovane, già noto alle forze dell’ordine, è stato riconosciuto colpevole e condannato per rapina aggravata e porto illegale di oggetti atti ad offendere.
Le origini dell’indagine e la ricostruzione dei fatti
Secondo quanto si legge sul sito della Polizia di Stato, la vicenda ha avuto inizio nel 2020, quando il ragazzo, all’epoca ancora minorenne, insieme a un complice, ha messo a segno una rapina ai danni di un supermercato situato ad Acireale. I due, travisati per non essere riconosciuti, hanno minacciato i cassieri brandendo una chiave inglese, riuscendo così a sottrarre poco meno di 1000 euro dall’incasso dell’attività commerciale.
Le indagini della Polizia Scientifica e l’identificazione
Le indagini sono state avviate immediatamente dagli agenti del Commissariato di Acireale, che hanno analizzato le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza del supermercato. Nonostante i due autori del reato avessero il volto coperto, sono stati individuati diversi punti di contatto con le superfici del bancone e delle casse, dove sono state rilevate numerose impronte digitali. Gli specialisti della Polizia Scientifica del Gabinetto Regionale di Catania sono intervenuti sul posto per acquisire e analizzare tali tracce, confrontandole con quelle già presenti nella banca dati delle forze dell’ordine.
L’arresto per un altro reato e la svolta nelle indagini
In un primo momento, le impronte digitali raccolte non hanno trovato corrispondenza negli archivi elettronici. Tuttavia, la situazione è cambiata quando il giovane acese è stato arrestato per un altro reato e, in quell’occasione, sottoposto a foto-segnalamento. Grazie a questo nuovo elemento, gli investigatori sono riusciti a collegare in modo inequivocabile le impronte rinvenute sulla scena della rapina al 22enne, che è stato così denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Catania per rapina aggravata in concorso e porto illegale di oggetti atti ad offendere.
La sentenza e il provvedimento di carcerazione
La sentenza del Tribunale per i Minorenni, divenuta inappellabile, ha stabilito la colpevolezza del giovane per i reati contestati. Il ragazzo è stato condannato a 2 anni, 9 mesi e 26 giorni di reclusione, pena che dovrà essere scontata interamente. In seguito alla sentenza definitiva, l’Autorità Giudiziaria ha emesso il provvedimento di carcerazione, che è stato eseguito dagli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato di pubblica sicurezza di Acireale.
L’esecuzione dell’arresto e il trasferimento in carcere
Gli agenti si sono recati presso il domicilio del giovane, dove questi si trovava agli arresti domiciliari per una causa diversa. Dopo averlo prelevato, lo hanno condotto negli uffici di corso Umberto per espletare le formalità di rito. Successivamente, il 22enne è stato accompagnato presso l’Istituto di Pena Bicocca di Catania, dove sconterà la pena inflitta.
IPA
Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.