Riccardo Claris ucciso a Bergamo, Salvini accusa i genitori di Jacopo De Simone: "Qualcuno è mancato"
Duro attacco di Matteo Salvini contro i genitori di Jacopo De Simone, il 19enne che ha confessato di aver ucciso Riccardo Claris
Il ministro dei trasporti Matteo Salvini ha attaccato duramente i genitori di Jacopo De Simone, il ragazzo di 19 anni che ha confessato di aver accoltellato e ucciso Riccardo Claris fuori dallo stadio di Bergamo a seguito di una lite scoppiata tra gruppi di tifosi rivali.
Le dichiarazioni di Matteo Salvini
Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha duramente attaccato la famiglia di Jacopo De Simone, il ragazzo di 19 anni che ha confessato di aver accoltellato e ucciso il 26enne Riccardo Claris.
“Non è solo dei giovani, dipende anche da noi genitori. Perché se uno scende in strada con un coltello a 19 anni, evidentemente in famiglia qualcuno è mancato” ha detto a margine di un convegno sulla sicurezza del Trasporto ferroviario a Milano.
Fonte foto: ANSA
“Basta sfogliare le pagine di cronaca di oggi, per constatare che c’è un abbassamento della soglia della percezione del rischio: questo a Bergamo dove muore un ragazzo di 26 anni per polemiche calcistiche” aveva detto Salvini sul palco.
L’omicidio di Riccardo Claris
Nella notte tra sabato 3 e domenica 4 maggio, Riccardo Claris, 26enne tifoso dell’Atalanta, è stato accoltellato e ucciso a seguito di una rissa scoppiata in un bar di Bergamo, nella zona dello stadio.
Secondo diversi testimoni, due gruppi di tifosi, uno dell’Atalanta, squadra locale, e uno dell’Inter, avrebbero cominciato a litigare all’interno del locale. La lite si è poi spostata all’esterno e ne è nata una rissa.
Qui Claris sarebbe stato accoltellato e ucciso. De Simone ha confessato l’omicidio, dicendo di essere intervenuto per difendere suo fratello dalla vittima. Claris aveva numerose ferite alla schiena.
Il silenzio dei tifosi
I tifosi dell’Atalanta hanno dimostrato solidarietà alla famiglia di Claris durante la partita di campionato tenutasi a Monza domenica 4 maggio, poche ore dopo la morte del 26enne.
Durante il riscaldamento delle squadre, gli ultras hanno cantato cori per la vittima e raccolto la solidarietà dei tifosi di casa, che si sono uniti ai canti e hanno esposto uno striscione.
Dal fischio d’inizio però, i 2.600 supporter dell’Atalanta arrivati a Monza hanno nascosto striscioni e bandiere e sono rimasti in silenzio fino alla fine della partita.
