Richiamo di burrata e stracciatella per rischio microbiologico, due lotti ritirati dai supermercati
Richiamo precauzionale per burrata e stracciatella Latteria d’Aviano: due lotti segnalati dal Ministero per sospetto rischio microbiologico
Ritiro precauzionale per burrata e stracciatella a marca Latteria d’Aviano, prodotti da Casearia Del Ben Srl. Interessati i lotti 1214 (TMC 03/11/2025) e 1196 (TMC 01/11/2025) in vari formati. La causa del richiamo è il sospetto di rischio microbiologico. Il Ministero della Salute invita a non consumare i prodotti e a restituirli al punto vendita.
- Il richiamo: burrata e stracciatella a rischio microbiologico
- I lotti e le scadenze
- L’avviso del Ministero e cosa fare
Il richiamo: burrata e stracciatella a rischio microbiologico
Secondo i cartelli di richiamo pubblicati in data 24 ottobre 2025 dal Ministero della Salute, sono stati disposti ritiri precauzionali per alcuni prodotti a marchio Latteria d’Aviano, commercializzati da Casearia Del Ben Srl. La motivazione indicata è “sospetto possibile causa microbiologica”.
I richiami riguardano burrata e stracciatella confezionate nello stabilimento con marchio di identificazione IT X8634 CE, in via Maestri del Lavoro 29, 33080 Porcia (PN). Le indicazioni ministeriali chiedono ai consumatori di non utilizzare i prodotti interessati e di riportarli al punto vendita.
I lotti e le scadenze
Per la burrata “D’Aviano” sono segnalate due referenze: confezioni da 300 g e da 125 g. I lotti interessati sono:
- lotto 1214, termine minimo di conservazione 03/11/2025;
- lotto 1196, termine minimo di conservazione 01/11/2025.
Su entrambe le taglie è riportata la stessa causale di ritiro, a fini precauzionali, per sospetto rischio microbiologico. Le schede ministeriali indicano di riportare il prodotto in negozio per gestione secondo le procedure del punto vendita.
Il richiamo riguarda anche la stracciatella “D’Aviano” nelle confezioni da 250 g e 500 g. I lotti segnalati sono:
- lotto 1214, termine minimo di conservazione 03/11/2025;
- lotto 1196, termine minimo di conservazione 01/11/2025.
Anche in questo caso, la ragione è il sospetto di possibile causa microbiologica e l’indicazione ai clienti è di non consumare il prodotto e di riconsegnarlo al punto vendita.
L’avviso del Ministero e cosa fare
Nei documenti pubblicati sul portale del Ministero si legge che il ritiro è disposto “a fini precauzionali”. In attesa degli esiti degli accertamenti, ai consumatori è richiesto di verificare marca, formato, numero di lotto e data e di riportare le confezioni per la gestione del reso.
La dicitura “possibile causa microbiologica” indica un rischio di contaminazione da microrganismi patogeni, non ancora confermato dalle analisi di laboratorio. Si tratta di una formula usata in via precauzionale quando esiste il sospetto di presenza di batteri come Listeria monocytogenes, Salmonella spp., Escherichia coli o altri agenti che possono svilupparsi in prodotti freschi e deperibili come i latticini.
Il rischio microbiologico può derivare da contaminazioni avvenute durante la produzione, il confezionamento o la conservazione. In questi casi, le autorità dispongono il richiamo dei prodotti per evitare che vengano consumati prima di completare gli accertamenti.