Roberto Burioni critica il Tg1 dopo aver diffuso la foto della presunta impronta di Andrea Sempio

Roberto Burioni attacca il Tg1 per aver diffuso l'impronta di Andrea Sempio sul delitto di Garlasco. "Perché sul Tg1 e non su Studio Aperto?”

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Roberto Burioni ha criticato la scelta del Tg1 di diffondere l’immagine dell’impronta di Andrea Sempio accanto al corpo di Chiara Poggi. Con un post su X, il virologo si è fatto domande sulla legittimità di pubblicare elementi d’indagine ancora non discussi in tribunale sul caso del delitto di Garlasco, e di farlo sui canali del servizio pubblico.

Burioni e la critica per l’impronta

Il Tg1 ha diffuso un’anticipazione clamorosa sul caso Garlasco: una perizia della Procura di Pavia indicherebbe la presenza di un’impronta palmare di Andrea Sempio vicino al corpo di Chiara Poggi.

La scelta di darne notizia non è piaciuta a Roberto Burioni, che sul suo profilo X ha fatto una “domanda da ignorante: nella mia immaginazione queste prove dovrebbero essere giudicate in tribunale (con accusa e difesa), è legittimo che vengano diffuse?”

Il virologo si è interrogato inoltre sulle fonti, alludendo inoltre alle responsabilità del servizio pubblico rispetto alle imprese private (“perché al Tg1 e non a Studio aperto (faccio per dire)?”)

Lo scoop del Tg1 su Andrea Sempio

Il dettaglio, sfuggito alle indagini originarie concluse con la condanna di Alberto Stasi, era destinato a essere contestato formalmente a Sempio durante l’interrogatorio previsto.

L’elemento chiave su cui puntavano i magistrati, coordinati da Fabio Napoleone, era infatti proprio quell’impronta palmare. A essere ascoltati sulla prova sono stati Marco Poggi, fratello di Chiara, e Alberto Stasi, già condannato per l’omicidio.

Già collegato al caso per tracce di DNA sotto le unghie della vittima, Sempio si ritrova sempre più al centro dell’attenzione mediatica.

Cosa dice la legge italiana

In Italia, la pubblicazione di elementi coperti da segreto investigativo è regolata da diverse norme del Codice Penale e del Codice di Procedura Penale. La questione è complessa e si gioca sull’equilibrio tra libertà di stampa, diritto all’informazione e tutela del segreto investigativo.

La legge vieta la pubblicazione di atti coperti da segreto investigativo durante le indagini preliminari: la stampa può divulgare solo atti non più segreti, rispettando però la dignità delle persone coinvolte e la regolarità del processo.

Nel caso dell’impronta di Andrea Sempio diffusa dal Tg1, se l’atto non era stato ancora ufficialmente contestato, la pubblicazione potrebbe rappresentare una violazione. Il dubbio sollevato da Roberto Burioni, pertanto, potrebbe essere considerato fondato.

Roberto Burioni Tg1 impronta Andrea Sempio Fonte foto: IPA