Salame ritirato dai supermercati, contiene salmonella: quali danni causa all'organismo e quali sono i sintomi

Lotto di salame ritirato dai supermarket per la presenza di salmonella, cosa fare se si è acquistato e quali sono i sintomi

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Rischio microbiologico. Il lotto di una nota marca di salame, la Fumagalli, è stato ritirato a causa della presenza di salmonella. Cosa fare se si è acquistato il prodotto e, soprattutto, a quali sintomi prestare attenzione se si è già consumato. L’invito del Ministero della Salute, comunque, è quello di avvertire immediatamente il medico di famiglia.

Qual è il prodotto oggetto di richiamo

Il Ministero della Salute ha disposto il ritiro e il richiamo di tutte le confezioni di salame ‘Pic Nic’ da 200 grammi circa di Fumagalli Industria Alimentari S.p.A. 

Lo stabilimento ha sede in via Briantea 18, a Tavernerio, in provincia di Como.

salame salmonellaMinistero della Salute
Il salame ritirato dai supermercati perché contenente salmonella

La data di scadenza non risulta presente, secondo quanto riferito dal Ministero della Salute.

Il lotto oggetto di contaminazione è il numero 229137, con marchio di identificazione dello stabilimento/del produttore CE IT 92L. Se le informazioni sulla confezione corrispondono a quelli qui segnalati, bisogna riportare il prodotto in negozio e chiedere l’eventuale rimborso.

Perché il salame è stato ritirato

Il Ministero della Salute ha segnalato la presenza di salmonella nel salame oggetto di richiamo.

Tra le avvertenze sono rivolte a coloro che hanno già consumato il prodotto e presentano i seguenti sintomi:

  • diarrea;
  • vomito;
  • dolori addominali;
  • nausea;
  • mal di testa;
  • febbre.

Chi presenta questi sintomi è invitato a consultare urgentemente il proprio medico di famiglia, segnalando ovviamente il prodotto consumato.

Cos’è la salmonellosi

Come spiegato dal Ministero della Salute, la salmonellosi è una delle più frequenti patologie di origine alimentare nell’uomo.

Gli alimenti di origine avicola, uova e prodotti, in particolare, risultano essere le principali cause di infezione.

Le salmonellosi colpiscono mammiferi, uccelli, rettili e anfibi. I carnivori sono poco ricettivi.

Nell’uomo si manifesta perlopiù come enterocolite (infiammazione del tratto digestivo che coinvolge l’enterite dell’intestino tenue e la colite del colon).

Quali sono i rischi della salmonella

La salmonella è l’agente batterico più comunemente isolato in caso di infezioni trasmesse da alimenti. Se ne conoscono oltre 2 mila varianti.

Secondo l’Istituto superiore di sanità, sono particolarmente suscettibili all’infezione da salmonella i soggetti:

  • affetti da acloridria (disfunzione dell’apparato digerente, consistente nell’assenza di acido cloridrico nel succo gastrico) e da malattie neoplastiche;
  • in terapia con farmaci anti-acido, in pregressa o concomitante terapia antibiotica ad ampio spettro, e/o in terapia immunosoppressiva;
  • che hanno subito interventi chirurgici a carico dell’apparato gastrointestinale.

La gravità della malattia è in relazione al sierotipo infettante, al numero di microrganismi ingeriti e a fattori di resistenza del paziente.

Soggetti a rischio sono:

  • anziani;
  • bambini;
  • donne in gravidanza;
  • individui affetti da anemia falciforme;
  • individui affetti da Hiv (per questi ultimi l’infezione da salmonella si manifesta anche con ricorrenti episodi di setticemia non tifoidea).

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