Sandro Arzu morto dopo il suicidio nel carcere di Uta, il noto latitante era appena stato arrestato

Suicidio nel carcere di Uta a Cagliari, morto il latitante Sandro Arzu: il sindacato si scaglia contro Nordio e Meloni

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Suicidio nel carcere di Uta a Cagliari. Il latitante Sandro Arzu si è tolto la vita. Il 56enne era stato arrestato alla fine di maggio nel capoluogo sardo dopo aver inscenato il suo omicidio e dopo essere stato accusato di essere l’esecutore materiale dell’omicidio di Beniamino Marongiu, avvenuto ad Arzana nel 2024.

Suicidio nel carcere di Uta a Cagliari, morto il latitante Sandro Arzu

Il suicidio di Sandro Arzu, avvenuto nella notte tra domenica 8 e lunedì 9 giugno, ha nuovamente messo sotto i riflettori il tema relativo alle condizioni dei detenuti delle carceri italiane. Il sindacato Uilpa Polizia penitenziaria ha attaccato l’attuale governo e la premier Giorgia Meloni.

Quello di Arzu è il 33esimo suicidio di un detenuto dall’inizio del 2025. ”L’ennesimo suicidio nelle nostre prigioni – ha dichiarato Gennarino De Fazio, segretario generale del sindacato -, unito a tutto ciò che sta assurgendo alla ribalta della cronaca in questi giorni, che è solo la punta di un iceberg con una base ben più vasta, dimostra che le carceri nello stato attuale sono ben lontane dal perseguire gli obiettivi costituzionali”.

Sbarre del carcereFonte foto: ANSA

Il sindacalista ha descritto i penitenziari italiani come “luoghi di sofferenza e morte”, affermando che lo “sfascio del sistema è sotto gli occhi di tutti, persino di chi si ostina (ma secondo noi finge) a non volerlo vedere”.

L’attacco del sindacato al ministro Nordio e alla premier Meloni

De Fazio è passato ad attaccare il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ricordando che “qualche giorno fa ha candidamente ammesso che le rivolte sono in aumento, nonostante il decreto sicurezza“.

Il sindacato chiede “provvedimenti immediati e tangibili”, sottolineando che attualmente ci sono 16 mila detenuti in più del dovuto e 18mila agenti in meno. Dunque da un lato il sovraffollamento, dall’altro la carenza di personale.

Infine l’attacco alla premier. “La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni – ha concluso De Fazio -, farebbe bene, anziché lavorare di notte per far funzionare i centri in Albania, a lavorare di giorno per migliorare le condizioni delle carceri in ‘patria'”.

Chi era Sandro Arzu

Sandro Arzu era originario di Arzana, piccolo comune in provincia di Nuoro. Si è suicidato a 56 anni. L’uomo è stato latitante per due anni. Aveva inscenato il suo omicidio e si era rifatto una vita a Cagliari, prima di essere arrestato lo scorso maggio.

Arzu era accusato dell’omicidio di Beniamino Marongiu, avvenuto lo scorso luglio ad Arzana, nel centro del paese. Non era il primo fatto di sangue in cui veniva coinvolto.

La sera di Santo Stefano del 1990, in via Sardegna, sempre nel paese ogliastrino, veniva freddato a colpi di pistola il giovane meccanico Bruno Ferrai.

Secondo la Corte d’assise gli autori del delitto furono i fratelli Sandro e Luca Arzu, allora 21 e 19 anni. Uccisero Ferrai perché lo ritenevano il killer del loro padre Pietro, macellaio incensurato e ammazzato mentre in auto percorreva la strada di Orgiolaonniga, che collega Arzana alla provinciale Villagrande-Tortolì.

carcere-sandro-arzu-suicidio-uta-latitante-deceduto Fonte foto: ANSA/Carabinieri
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