Schiacciato da una pressa sul lavoro, l’operaio Ferdinando Roma morto 6 giorni dopo l’incidente a Tito
Dopo 6 giorni di agonia è morto Ferdinando Roma, l’operaio 35enne vittima di un incidente sul lavoro a Tito: era stato schiacciato da una pressa
Un tragico incidente sul lavoro è costato la vita all’operaio 35enne Ferdinando Roma, deceduto sei giorni dopo essere stato gravemente ferito in un’azienda metalmeccanica di Tito Scalo, in provincia di Potenza. L’uomo era rimasto schiacciato da una pressa per lamiere. Ricoverato in condizioni disperate all’ospedale San Carlo di Potenza, non è sopravvissuto nonostante i tentativi di salvarlo.
- L’incidente sul lavoro a Tito
- Le indagini sulla morte di Ferdinando Roma
- Il cordoglio per la morte dell’operaio schiacciato da una pressa
L’incidente sul lavoro a Tito
Il 9 giugno Ferdinando Roma stava svolgendo le sue mansioni alla pressa nella ditta “Patrone & Mongiello” di Tito Scalo, in provincia di Potenza, quando è stato travolto dalla macchina per la deformazione a freddo delle lamiere.
I colleghi hanno immediatamente allertato il 118 e il 35enne è stato trasportato d’urgenza al reparto di rianimazione dell’ospedale San Carlo di Potenza, in condizioni gravissime, con traumi importanti – cranico e fratture severe.
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Durante i sei giorni di degenza, l’operaio è stato sottoposto a interventi urgenti, ma le complicazioni non hanno lasciato margini. Nella giornata di oggi – domenica 15 giugno 2025 – il cuore di Ferdinando ha cessato di battere.
Le indagini sulla morte di Ferdinando Roma
La Procura di Potenza ha aperto un’inchiesta per accertare le cause dell’incidente, con Carabinieri e personale dell’Azienda sanitaria locale che stanno verificando il rispetto delle norme di sicurezza.
I sindacati Cgil e Fim‑Cisl hanno ribadito la necessità di rafforzare i controlli, specificando che la Basilicata presenta un’incidenza del 25% superiore alla media nazionale per le morti sul lavoro.
C’è già un allarmante incremento degli infortuni mortali nel settore metalmeccanico e industriale, ma la Basilicata, secondo quanto riportato dai sindacati, è in “zona rossa” per incidenza di decessi sul lavoro, e le organizzazioni sindacali invocano misure immediate e un Osservatorio regionale attivo sulla sicurezza dei lavoratori
Il cordoglio per la morte dell’operaio schiacciato da una pressa
Ferdinando Roma, 35 anni, lascia la moglie e due figli piccoli. La sua morte ha scosso profondamente la comunità, con il sindaco del comune lucano, Antonio De Luca, che ha espresso cordoglio ufficiale a nome dell’amministrazione comunale.
“La notizia ci lascia sgomenti e ci colpisce nel profondo del cuore – ha scritto sui social il primo cittadino di Pignolaa – Con profonda commozione e immenso dolore, a nome mio personale, dell’amministrazione comunale e dell’intera comunità di Pignola, esprimo il più sentito cordoglio per la tragica scomparsa di Ferdinando Roma”.
“È una ferita lacerante per tutta la nostra comunità – ha poi concluso Antonio De Luca – che oggi si stringe con sincera vicinanza attorno alla sua famiglia, ai suoi amici e a tutti coloro che gli volevano bene”.
