Sciopero La Fenice contro la nomina di Beatrice Venezi, annuncio dei sindacati fa saltare la Prima di Wozzeck

Continuano le polemiche sulla nomina di Beatrice Venezi a direttore musicale stabile: la mossa dei sindacati del Teatro La Fenice

Pubblicato:

La prima dell’opera Wozzeck di Alban Berg non ci sarà: per lo stesso giorno le rappresentazioni sindacali del Teatro la Fenice hanno indetto uno sciopero protestare contro la nomina di Beatrice Venezi a direttore musicale stabile, della quale chiedono la revoca. La decisione è stata presa dopo un incontro durato tre ore tra le rappresentanze e il sovrintendente Nicola Colabianchi alla presenza del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. Mentre Colabianchi ammette il “problema di comunicazione” e sottolinea che “oggi l’opera ha bisogno di volti nuovi”, Brugnaro invita la dialogo e ad evitare di fronteggiarsi muro contro muro. I sindacati, però, restano irremovibili.

Lo sciopero de La Fenice

Ad aggiornare sulla vicenda è l’Adnkronos. Mercoledì 8 ottobre, dopo un incontro tra le rappresentanze sindacali del Teatro La Fenice, le sigle Cgil, Cisl, Uil e Fials, le maestranze e i vertici con il sovrintendente Nicola Colabianchi e il sindaco Luigi Brugnaro, si è deciso che venerdì 17 ottobre si terrà uno sciopero che si incrocia, in quanto tale, con la prima di Wozzeck di Alban Berg, che ovviamente non andrà in scena.

La Rappresentanza Sindacale Unitaria (Rsu) ha ribadito il dissenso sulla nomina di Beatrice Venezi a direttore musicale stabile, di cui ha chiesto la revoca. Il motivo, come già espresso, è legato all’incarico che i sindacati considerano “imposto” e soprattutto “non all’altezza della tradizione del Teatro”.

la fenice beatrice venezi scioperoIPA
Per protestare contro la nomina di Beatrice Venezi le rappresentazioni sindacali del Teatro La Fenice hanno indetto uno sciopero per il 17 ottobre, giorno in cui sarebbe dovuta andare in scena la prima del Wozzeck

Sempre per il 17 ottobre le Rsu, alle ore 18, prevedono “un’assemblea pubblica in luogo che sarà comunicato nei prossimi giorni”.  Tale assemblea sarà “aperta anche ai colleghi delle altre istituzioni culturali che hanno espresso solidarietà al Teatro La Fenice e all’intera cittadinanza”.

Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha detto all’Adnkronos: “È la democrazia, legittimo protestare. Ma sarebbe utile evitare di danneggiare il pubblico e il Teatro“.

Le ragioni delle proteste contro la nomina di Beatrice Venezi

Come scriveva il 26 settembre l’Adnkronos, la scelta di nominare Beatrice Venezi direttore musicale stabile del Teatro La Fenice ha sollevato un polverone tra l’orchestra, le maestranze e le rappresentazioni sindacali. L’incarico dovrebbe avere decorrenza dall’ottobre 2026.

Secondo il sovrintendente Colabianchi la scelta di nominare Venezi “possa portare benefici alla Fenice” dal momento che “ha un curriculum solido“. Secondo le unioni sindacali, invece, “il curriculum del maestro Venezi non è comparabile con quello dei direttori musicali stabili che negli anni si sono succeduti sul podio della Fenice”, ma soprattutto la sua nomina sarebbe stata “imposta” e sarebbe “avvenuta con modalità e tempistiche che hanno calpestato ogni principio di confronto e trasparenza“.

Non sono mancate le ipotesi su probabili pressioni dal Ministero della Cultura, ma su questo aspetto Colabianchi ha fatto chiarezza: “Non ho ricevuto pressioni da Roma, né ho consultato il ministro. È stata una scelta autonoma“.

Colabianchi: “Sessismo”

All’Adnkronos Nicola Colabianchi sottolinea di aver fatto “una scelta artistica e culturale”, ma secondo lui alcune polemiche avrebbero “componenti extra musicali: è evidente. Forse anche un certo sessismo“.

Ancora: “Si è andati molto oltre, con raccolte firme e denigrazioni sui social“. Tuttavia, Colabianchi fa un passo indietro sulle sue responsabilità: “Non parlerei di vizio di forma. C’è stato un problema di comunicazione, me ne sono scusato”.

la-fenice-beatrice-venezi-sciopero IPA