Scommesse illegali dei calciatori da Fagioli a Tonali, 5 arresti della GdF tra gestori e soci di Elysium
Cinque persone arrestate perché coinvolte nel giro di scommesse piazzate dai calciatori su siti illegali. Tra essi anche soci della gioielleria Elysium
Nell’ambito delle indagini per le scommesse illegali poste in essere da alcuni calciatori di Serie A sono stati eseguiti cinque arresti dalla Guardia di Finanza, su delega della Procura di Milano. Agli arresti domiciliari sono finiti gli artefici del giro di scommesse illecite: i due organizzatori, Tommaso De Giacomo e Patrik Frizzera, e i tre soci della gioielleria Elysium.
- Cinque arresti della GdF: ai domiciliari i gestori e i soci di Elysium
- Chi sono i calciatori coinvolti nel giro delle scommesse
- Il metodo della gioielleria
Cinque arresti della GdF: ai domiciliari i gestori e i soci di Elysium
Svolta nel caso delle scommesse illegali dei calciatori che hanno coinvolto – tra gli altri – anche Nicolò Fagioli e Sandro Tonali. Cinque persone sono finite agli arresti domiciliari per i reati di esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse e riciclaggio.
Si tratta dei due presunti gestori del giro (i già citati De Giacomo e Frizzera) e di altri tre uomini legati a una gioielleria milanese che serviva per riciclare i proventi delle scommesse attraverso finte vendite di orologi e beni di lusso. Si tratta di Antonio Scinocca e Antonino Parise, legale rappresentante e socio, e di Andrea Piccini, ex socio.
Fonte foto: ANSA
Chi sono i calciatori coinvolti nel giro delle scommesse
Le cinque persone fermate dalla Gdf, su delega della Procura, erano state sentite a metà aprile dalla gip Lidia Castellucci.
Un mese fa inoltre erano stati già destinatari di un decreto di perquisizione e di un decreto di sequestro preventivo per oltre 1,5 milioni di euro: 240 mila euro di questi erano stati trovati in contanti nella gioielleria. Erano stati vincolati inoltre “929.742,60 euro su rapporti finanziari, 104.085 euro in contanti e sei unità immobiliari (del valore complessivo di stima pari a 499.925,40 euro)”.
Gli indagati rischiano ora pene severe, ben più della dozzina di calciatori che, a vario titolo, era stata coinvolta nella vicenda. Tra essi Nicolò Fagioli, Sandro Tonali, Alessandro Florenzi, Mattia Perin, Weston McKennie, Raoul Bellanova e Samuele Ricci.
Il metodo della gioielleria
Il giro di scommesse prevedeva puntate su piattaforme online anche non autorizzate e utilizzava la gioielleria milanese Elysium come una sorta di cassa, tanto che nelle carte si parla di “metodo Elysium”. In essa i proventi delle scommesse “venivano riciclati mediante finte vendite di orologi e beni di lusso mai consegnati a fronte dei quali, nella maggior parte dei casi, venivano emesse le relative fatture“, scrive la Procura.
Per ottemperare ai pagamenti dei debiti di gioco, le persone coinvolte si avvalevano di “prestanomi e strumenti finanziari” come carte PostePay, conti Revolut e correnti bancari.
Inoltre gli scommettitori – e tra essi c’erano diversi calciatori di squadre di Serie A e della Nazionale – godevano di bonus nel caso in cui fossero riusciti a convincere altri colleghi a entrare nel giro. Per la Procura per esempio Fagioli e Tonali erano “collettori” attivi nel reclutamento di clienti.
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