Scontri alla manifestazione dei Giovani palestinesi a Bologna, idranti e cariche al corteo non autorizzato
Scontri a Bologna per la manifestazione del 7 ottobre: idranti, cariche e corteo non autorizzato. La protesta degenerata in tensioni
La manifestazione non autorizzata dei Giovani Palestinesi a Bologna ha scatenato scontri con le forze dell’ordine in Via Rizzoli e Via Ugo Bassi: la polizia ha usato idranti e cariche per contenere gli attivisti. Il corteo era stato annunciato come “celebrazione” dell’attacco a Israele del 7 ottobre 2023, iniziativa giudicata “vergognosa” dal sindaco Lepore.
- Bologna, tensioni alla manifestazione
- Idranti e manganelli sui manifestanti
- La manifestazione vietata
Bologna, tensioni alla manifestazione
A Bologna la manifestazione prevista – nonostante il divieto ufficiale – per il 7 ottobre, indetta dai Giovani Palestinesi, si è trasformata in occasione di scontri tra attivisti e forze dell’ordine.
In Piazza del Nettuno le autorità avevano disposto preventivamente un serrato dispositivo di polizia e carabinieri, con blindati pronti e cordoni antisommossa, al fine di evitare che l’iniziativa si svolgesse malgrado la negata autorizzazione. In quella circostanza era stata fermata l’unica persona della serata, accompagnata poi in Questura.
ANSA
Attivisti e polizia in piazza del Nettuno
Il punto di rottura ha avuto luogo in seguito in Via Rizzoli, nei pressi di Piazza Maggiore. Le forze dell’ordine hanno attuato progressioni con scudi e manganelli, riuscendo a intervenire tra gruppi che rispondevano con lancio di oggetti.
Idranti e manganelli sui manifestanti
A completare la risposta, sono stati impiegati idranti, specialmente in Via Ugo Bassi, generando una dispersiva migrazione dei manifestanti tra le strade centrali.
Dopo lo scontro in via Rizzoli, il movimento si è trasformato in un corteo improvvisato, diretto verso le Due Torri lungo Strada Maggiore, inseguito da mezzi antisommossa e getti d’acqua.
Qui sono state erette barricate con cassonetti per ostacolare il passaggio: le forze dell’ordine hanno reagito con nuove cariche, sebbene fosse stato dato l’ordine di non intervenire. Come riporta il Corriere della Sera, durante la calca un giornalista ha ricevuto una manganellata.
La manifestazione vietata
L’annuncio di scendere in piazza a Bologna il 7 ottobre era stato effettuato dai Giovani Palestinesi da alcuni giorni, in concomitanza con la seconda ricorrenza dell’attacco di Hamas del 2023.
Nonostante il divieto della Questura, l’iniziativa era stata presentata sui social con slogan come “Viva il 7 ottobre, viva la resistenza palestinese”, sollevando precoci polemiche politiche.
“Si tratta soltanto di un’iniziativa di odio, che fa il male del popolo palestinese” aveva affermato il sindaco di Bologna, Matteo Lepore “e anche del grande movimento per la pace che, negli ultimi mesi, ha visto centinaia di migliaia di persone mobilitarsi nelle città italiane. In quei cortei, infatti, molte realtà hanno lavorato per tenere lontane le persone violente”.
“Chi l’ha promossa deve seriamente riflettere su quanto sia sbagliata e lontana da qualsiasi idea di diritti umani e di rispetto del diritto internazionale, che noi stessi stiamo chiedendo a Israele” aveva puntualizzato.
