Staff dell'ex presidente Iran Ebrahim Raisi minaccia Donald Trump e gli Usa: "Lo aspetta una morte umiliante"

Secondo lo staff di Ebrahim Raisi, ex presidente dell’Iran, il presidente americano Donald Trump potrebbe andare incontro a "una morte umiliante"

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Lo staff dell’ex presidente iraniano Ebrahim Raisi ha lanciato un avvertimento diretto a Donald Trump e agli Stati Uniti: “Lo aspetta una morte umiliante”, se gli Usa si uniranno a Israele in un attacco all’Iran. Secondo una nota ripresa da Iran International, Trump deve ancora rendere conto del sangue di Qasem Soleimani e sarà colpito dalla “mano del mondo oppresso”.

La minaccia di Raisi: “Una morte umiliante”

Come riportato dall’ANSA, lo staff dell’ex presidente iraniano Ebrahim Raisi, in carica dal 2021 al 19 maggio 2024, giorno nel quale è morto in un incidente in elicottero insieme al ministro degli Esteri e ad altri funzionari di regime, ha minacciato direttamente il presidente Trump.

Secondo la nota diffusa da Iran International (un canale televisivo satellitare in lingua persiana e con sede a Londra che si rivolge agli iraniani), il presidente degli Stati Uniti “deve ancora rispondere del sangue di Qasem Soleimani” (ex comandante della Guardia Rivoluzionaria Islamica ucciso in Iraq nel gennaio 2020).

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Il presidente degli Usa Donald Trump, che è stato minacciato dallo staff dell’ex presidente dell’Iran, Ebrahim Raisi

Il discorso dello staff di Raisi è chiaro: se Donald Trump dovesse unirsi agli attacchi di Israele, per lui ci sarà la “vendetta della nazione iraniana. Una morte umiliante lo aspetta, e sarà sicuramente abbattuto dalla mano del mondo oppresso”.

Gli attacchi reciproci tra Israele e Iran

Il botta e risposta militare tra Iran e Israele si è intensificato negli ultimi giorni, con Israele ha colpito siti nucleari iraniani, come i reattori di Arak e Fordow.

In risposta, l’Iran ha lanciato missili e droni verso Tel Aviv, Beersheba e Teheran. Gli attacchi hanno causato diverse vittime e danni civili. In risposta ai raid israeliani, la comunità internazionale ha espresso preoccupazione per una possibile escalation.

Nonostante ciò, Donald Trump ha detto che l’Iran dovrebbe accettare una “resa incondizionata”, aggiungendo: “Sappiamo dove si nasconde Khamenei, ma almeno per il momento non vogliamo eliminarlo”. Parole che ovviamente non sono piaciute in Iran.

Il possibile coinvolgimento degli USA

Donald Trump ha inoltre valutato la possibilità di intervento militare americano a supporto di Israele, con gli Stati Uniti che si starebbero preparando a un intervento nel breve periodo.

Il piano includerebbe attacchi mirati su siti iraniani, utilizzando bombe bunker buster e portaerei nel Mediterraneo e nel Golfo Persico.

Tuttavia, Trump ha dichiarato che “non è stata ancora presa alcuna decisione sulla partecipazione degli Stati Uniti agli attacchi israeliani contro l’Iran”. Dall’Iran sono però stati chiari: se Trump dovesse attaccare, gli Stati Uniti subiranno “danni irreparabili”.

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