Sul delitto di Garlasco Roberta Bruzzone ha un sospetto, la frase a Ore 14: "Perché salta fuori solo ora?"

Garlasco, Roberta Bruzzone commenta l'impronta 33 e le tracce di DNA di Alberto Stasi dopo l'analisi della spazzatura: il dettaglio dell'Estathè

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Si continua a parlare del delitto di Garlasco: Roberta Bruzzone è recentemente intervenuta sull’impronta 33, esprimendo inoltre il proprio parere sull’analisi delle impronte genetiche ritrovate sulla cannuccia di Estathè, che appartengono ad Alberto Stasi. “Curioso che salti fuori solo ora”, ha affermato la criminologa in riferimento alla passione dell’accusato per la bevanda.

Omicidio di Garlasco: Roberta Bruzzone sull’impronta 33

L’incidente probatorio è attualmente in corso e si continua a parlare del delitto di Garlasco anche su Rai 2: il programma di Milo Infante, Ore 14, nella puntata del 3 luglio ha avuto, tra gli ospiti chiamati a intervenire, anche Roberta Bruzzone.

La criminologa è intervenuta innanzitutto in merito alla ormai celebre “impronta 33”: recentemente, i consulenti della difesa di Andrea Sempio hanno confermato che non si tratta di un’impronta leggibile.

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La villetta dei Poggi

“Ci sono al massimo 7 o 8 minuzie realmente comparabili e temo che purtroppo il lavoro dei consulenti della Procura non sia stato proprio tra i più solidi”, ha affermato Bruzzone ai microfoni di Milo Infante.

I dubbi sulla colazione prima dell’omicidio di Chiara Poggi

Roberta Bruzzone è intervenuta inoltre in merito alle tracce di DNA appartenenti alla vittima Chiara Poggi e ad Alberto Stasi, attualmente unico accusato dell’omicidio, tracce rilevate nella spazzatura di casa Poggi.

Il DNA di Stasi, in particolare, è stato ritrovato sulla cannuccia di un bicchiere di Estathè, mentre le tracce genetiche rilevate sul Fruttolo apparterrebbero alla vittima del delitto di Garlasco.

Viene esclusa così l’ipotesi che la vittima abbia fatto colazione con più persone la mattina dell’omicidio.

Oltre a Bruzzone, a Ore 14 è intervenuto anche Stefano Zurlo de Il Giornale.

“A me ha colpito molto che si era parlato di questa grande colazione con gli assassini. Adesso è diventato come se fosse normale che era stato Stasi, ma non si capisce bene quando”, ha affermato Zurlo, riferendosi alla cannuccia di Estathè sulla quale è stato ritrovato il DNA di Stasi.

Il giallo dell’Estathè: “Curioso che salti fuori solo ora”

“Nessuno potrà stabilire con assoluta certezza quando Stasi lo ha bevuto”, ha affermato Roberta Bruzzone.

La criminologa ha inoltre commentato le dichiarazioni dell’avvocato dell’unico condannato per il delitto di Garlasco. Il legale di Stasi ha infatti affermato che il suo assistito è un “bevitore appassionato” di Estathè.

Bruzzone si è domandata quindi perché questo dettaglio sia saltato fuori solamente adesso. “La narrativa dominante fino a tre giorni fa era che ha mangiato il Fruttolo e ha bevuto l’Estathè era l’assassino”, ha notato la criminologa.

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