Telese contro Daniele Capezzone a Omnibus su La7, retroscena sulla "baruffa" durante lo spot: "S'è alzato"

Il retroscena sulla lite in diretta a Omnibus su La7 tra Luca Telese e Daniele Capezzone: il racconto del giornalista

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Luca Telese è stato protagonista di un acceso scontro verbale con Daniele Capezzone durante la diretta di Omnibus su La7, conclusosi con il giornalista che ha abbandonato lo studio. “Alla quattordicesima menzogna ho pensato: me ne devo andare”, ha poi spiegato Telese, rivelando che tra i due c’era stato un battibecco anche poco prima della “baruffa”, durante uno spot pubblicitario.

Telese contro Capezzone a Omnibus su La7

La lite tra Luca Telese e Daniele Capezzone è andata in scena durante la puntata di domenica 5 ottobre di Omnibus, programma di approfondimento mattutino di La7.

Alla centro dell’acceso scontro tra i due le manifestazioni per Gaza, la Global Sumud Flotilla e il trattamento riservato da Israele ai parlamentari e agli attivisti italiani.

Benedetta ScuderiIPA
 Benedetta Scuderi, in collegamento a Omnibus e bersaglio degli attacchi di Capezzone

Tra cui l’europarlamentare Benedetta Scuderi, da poco rientrata in Italia e in collegamento con la trasmissione, bersaglio degli attacchi di Capezzone.

L’ex esponente di Radicali e Forza Italia ha accusato Scuderi e gli altri parlamentari di aver “mollato i vostri compagni” e la Flotilla di essere stata finanziata da Hamas.

Parole che hanno mandato su tutte le furie Luca Telese, che prima si è alzato e si è avvicinato a Capezzone per mostrargli un articolo di giornale, poi ha lasciato lo studio.

Il racconto di Luca Telese sulla “baruffa”

Luca Telese ha poi spiegato il motivo del suo gesto plateale dopo la lite con Daniele Capezzone: “C’è stata un po’ di baruffa“, ha detto a Fanpage.

“Alla quattordicesima menzogna, una detta anche alla povera Benedetta Scuderi che era appena tornata, ho pensato: me ne devo andare”, ha spiegato.

“Fin dall’inizio Capezzone ha raccontato il suo romanzo di verità alternative: le persone in piazza erano alcuni incapaci di capire, tutti gli altri violenti. Israele? Sì, qualche eccesso. I parlamentari? Dei vigliacchi che sono voluti scappare”.

La difesa di Benedetta Scuderi

Il punti di rottura, ha spiegato Telese, è stato quando Capezzone ha attaccato Benedetta Scuderi e gli altri parlamentari, i primi della Flotilla a rientrare in Italia dopo l’arresto.

“Daniele Capezzone sa benissimo – perché lo è stato – che i parlamentari hanno un passaporto diplomatico, sono testimoni scomodi, non li puoi bastonare come gli altri”.

“Quindi era evidente – ha detto Telese – che il racconto della Scuderi, in cui diceva ‘ci hanno separato’, era vero”.

“Il tentativo di riqualificare tutto – un milione di persone in piazza sono degli utili idioti o servi di Hamas, la parlamentare se la caga sotto – è un racconto non ricevibile”.

Lite anche durante lo spot

Telese è poi tornato sui momenti più caldi della lite, quando si è avvicinato a Capezzone con il giornale in mano: “Gli stavo indicando la pagina in cui c’erano le testimonianze dei giornalisti italiani tornati che raccontavano dell’umiliazione di Greta”.

E “Capezzone diceva ‘Ma chi lo dice, cosa lo dice?'”. Telese ha poi rivelato che c’era stato un battibecco anche durante lo spot immediatamente precedente.

“Lui ha fatto – ha raccontato – anche un gesto all’inizio pensando che gli dovessi saltare addosso e ha iniziato a urlare ‘fascista rosso’.

“Io ho detto ‘Stai buono’ perché si è alzato anche lui al mio fianco, ho avuto l’impressione che volesse strapparmi il giornale”.

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