Tolentino, la confessione di Nikollaq Hudra, killer di Gentiana: “Era la terza volta che ci provavo”

È arrivata la confessione di Nikollaq Hudra, colpevole del femminicidio dell’ex moglie Gentiana a Tolentino: “Era la terza volta che ci provavo”

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“Era la terza volta che ci provavo”: con questa frase Nikollaq Hudhra ha confessato di aver ucciso l’ex moglie Gentiana, colpendola con almeno dieci coltellate nel centro di Tolentino. Ha dichiarato di aver agito per proteggere i figli, convinto che la donna volesse avvelenarli. Dopo l’omicidio, è rimasto accanto al cadavere, seduto su una panchina, in attesa dei Carabinieri.

Le parole di Nikollaq Hudra: “Volevo salvare i miei figli”

Durante l’interrogatorio nella caserma dei carabinieri, Nikollaq Hudra, l’uomo colpevole del femminicidio dell’ex moglie Gentiana, ha ammesso di aver pianificato l’omicidio e di aver tentato di compierlo in altre due occasioni.

“Era la terza volta che ci provavo”, ha detto agli inquirenti. L’uomo ha spiegato di essere arrivato a Tolentino con un monopattino elettrico per non essere riconosciuto, e di aver affrontato l’ex moglie nei pressi di viale Benadduci.

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Il luogo a Tolentino nel quale Nikollaq Hudra ha ucciso a coltellato l’ex moglie Gentiana

Dopo un breve confronto, l’ha aggredita alle spalle con un coltello da cucina con una lama di circa 30 centimetri. Ha inferto almeno dieci coltellate e poi ha continuato a colpirla con calci mentre era a terra.

Una confessione dettagliata e senza rimorsi

Hudhra ha dichiarato di aver compiuto il gesto per “proteggere i figli”, sostenendo che la donna volesse avvelenarli. La sua legale, Lucia Testarmata, ha confermato che l’uomo ha ammesso integralmente le proprie responsabilità, specificando di aver agito da solo, senza esitazioni.

L’uomo ha inoltre ribadito che il suo assistito non era seguito da alcuno specialista per disturbi psichiatrici, pur aggiungendo che sarà necessario valutare il suo stato mentale attraverso gli strumenti previsti dall’autorità giudiziaria.

Dopo l’omicidio, Hudhra non ha tentato la fuga né ha chiesto aiuto: si è seduto su una panchina a pochi metri dal corpo della ex moglie, guardandolo in silenzio, finché i carabinieri non lo hanno arrestato in flagranza di reato.

Il femminicidio di Gentiana a Tolentino

L’omicidio è avvenuto nel pomeriggio di sabato 14 giugno, in pieno centro a Tolentino, davanti ad alcuni passanti. Gentiana Hudhra, 45 anni, cittadina albanese, viveva nella provincia di Macerata, mentre Nikollaq Hudhra, 55 anni, era residente in Umbria.

I due avevano avuto due figli, oggi maggiorenni. L’uomo è stato condotto nel carcere di Montacuto (Ancona) con l’accusa di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione.

Il Comune di Tolentino ha proclamato il lutto cittadino, mentre le associazioni locali contro la violenza di genere hanno rinnovato la richiesta di interventi urgenti e strutturali.

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