Trovato arsenale di armi da guerra in una casa a San Severo vicino Foggia, 51enne arrestato

Un uomo di 51 anni è stato arrestato a San Severo per detenzione di armi da guerra. Sequestrate armi e munizioni, indagini ancora in corso.

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Un arresto a San Severo. Un uomo di 51 anni, già noto alle forze dell’ordine, è stato fermato e condotto in carcere dopo una perquisizione che ha portato al sequestro di armi e munizioni. L’intervento è stato disposto per contrastare i fenomeni criminali nella provincia, come comunicato dalle autorità.

Operazione della Squadra Mobile

Stando alle informazioni pubblicate sul sito della Polizia di Stato, l’operazione è stata avviata in risposta all’esigenza di informare l’opinione pubblica sulle attività di contrasto ai reati nella provincia di Foggia. Le forze dell’ordine hanno sottolineato l’importanza di rendere noti questi interventi per aumentare la consapevolezza dei cittadini sui rischi legati alle manifestazioni criminali nel territorio.

La perquisizione e l’arresto a San Severo

Nei giorni scorsi, gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Foggia hanno effettuato una perquisizione in un immobile a San Severo, nella disponibilità di un uomo di 51 anni già gravato da precedenti di polizia. L’azione è scattata dopo che gli investigatori avevano ricevuto informazioni informali circa il possibile possesso illegale di armi da parte del soggetto, ritenute fondate grazie ad ulteriori elementi raccolti nell’immediatezza.

Il sequestro di armi e munizioni

Durante la perquisizione, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato armi e munizionamento di tipo guerra, oltre ad armi comuni da sparo e relativo munizionamento. Il materiale è stato immediatamente posto sotto sequestro, confermando i sospetti degli investigatori sulla pericolosità della situazione.

Le conseguenze per l’arrestato

Sulla base delle prove raccolte, il 51enne è stato arrestato in flagranza di reato e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, trasferito presso la Casa Circondariale di Foggia. Successivamente, il GIP ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare della custodia in carcere, a conferma della gravità dei fatti contestati.

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.