Truffa del bonifico con l'sms a Romanengo, denunciato 26enne: come funziona il raggiro

Un 26enne napoletano è stato denunciato dai Carabinieri di Romanengo per truffa ai danni di un cittadino locale tramite sms ingannevole.

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Una denuncia per truffa a Romanengo (Cremona), dove i Carabinieri hanno individuato e deferito all’Autorità Giudiziaria un uomo di 26 anni residente in provincia di Napoli. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato accusato di aver orchestrato un sofisticato raggiro ai danni di un cittadino locale, avvenuto ad inizio aprile.

La ricostruzione dei fatti

Stando alle informazioni pubblicate sul sito dei Carabinieri, tutto ha avuto inizio quando un uomo di Romanengo ha ricevuto un sms sul proprio telefono cellulare. Il messaggio lo avvisava che dal suo conto corrente, cointestato con la moglie, era stata sottratta la somma di 1.600 euro. Nel testo si suggeriva che, qualora non fosse stato lui ad autorizzare l’operazione, avrebbe dovuto contattare un numero di telefono per ricevere assistenza.

Il modus operandi del truffatore

La vittima, insospettita dall’avviso e non riconoscendo il movimento bancario, ha deciso di chiamare il numero indicato nell’sms. All’altro capo della linea, un interlocutore si è presentato come operatore dell’assistenza clienti e ha confermato che il trasferimento non risultava effettuato dal titolare del conto. A quel punto, l’uomo è stato indotto a mettere il conto in “modalità simulazione” e a eseguire un ulteriore bonifico di 1.600 euro, con la promessa che così avrebbe potuto visualizzare l’operazione e ricevere il rimborso, oltre a ripristinare la piena operatività del conto bancario.

L’inganno si svela: la vittima si accorge della truffa

Mentre seguiva le istruzioni fornite telefonicamente, la vittima ha iniziato a ricevere ulteriori notifiche di addebiti sul proprio cellulare. I movimenti risultavano eseguiti a favore di una carta Poste Pay, dettaglio che ha insospettito ulteriormente l’uomo. Resosi conto di essere caduto vittima di una truffa, la persona ha tentato di interrompere la procedura, ma il presunto operatore ha chiuso bruscamente la conversazione telefonica, facendo perdere le proprie tracce.

Le indagini dei Carabinieri e l’identificazione del responsabile

Non appena compreso di essere stato raggirato, il cittadino si è recato presso la caserma dei Carabinieri di Romanengo per sporgere denuncia. Gli investigatori hanno immediatamente avviato le indagini, concentrandosi sull’Iban del conto corrente su cui era stato trasferito il denaro. Attraverso una serie di accertamenti, i militari sono riusciti a risalire all’identità dell’intestatario: un uomo di 26 anni residente in provincia di Napoli, già gravato da precedenti di polizia.

La denuncia e le conseguenze giudiziarie

Il giovane è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria con l’accusa di truffa. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, avrebbe utilizzato un sistema ben collaudato per ingannare le vittime, sfruttando la paura e l’urgenza generate da falsi messaggi di allerta bancaria. Il denaro sottratto, pari a 1.600 euro, è stato trasferito su una carta Poste Pay riconducibile al sospettato.

Carabinieri Repertorio IPA

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.