Trump e il messaggio di Rutte sull'aumento al 5% delle spese militari Nato, presidente Usa svela il testo

Rutte elogia Trump per l’accordo Nato: spese militari al 5% del PIL entro il 2035. “L’Europa pagherà in grande misura, sarà una tua vittoria”

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Il segretario generale della Nato, Mark Rutte, si congratula con Donald Trump per l’accordo sull’aumento delle spese militari dei Paesi membri al 5% del PIL entro il 2035. Il messaggio privato, pubblicato da Trump sul social Truth, elogia il suo ruolo decisivo, definendo l’intesa una vittoria per l’America e l’Europa.

Rutte si congratula con Trump

Se l’Europa contribuirà in modo significativo alla spesa militare, nel rispetto di un impegno considerato “dovuto”, ciò dovrebbe rappresentare una medaglia appuntata al petto di Donald Trump.

A sostenerlo – senza risparmiarsi sul piano degli elogi – è Mark Rutte, attuale segretario generale della Nato, che ha espresso il suo plauso al presidente statunitense. Il leader americano ha diffuso il suo messaggio riservato tramite il social network “Truth”.

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Mark Rutte

Il messaggio di Rutte a Trump

Rutte celebra l’intesa raggiunta dai Paesi della Nato sull’innalzamento del budget per la difesa, che porterà le spese militari dal 2% al 5% del PIL entro il 2035.

Il segretario Nato esordisce congratulandosi per l’operazione americana in Iran, definita decisiva. “È stata davvero straordinaria, e qualcosa che nessun altro ha osato fare. Ci rende tutti più sicuri”.

“Stai per ottenere un altro grande successo all’Aja questa sera” prosegue Rutte, riferendosi all’accordo che era, nel momento in cui scriveva, in dirittura d’arrivo. “Non è stato facile, ma li abbiamo fatti firmare tutti con un margine del 5%! Donald, ci hai portato a un momento davvero, davvero importante per l’America, l’Europa e il mondo”.

L’enfasi nel messaggio di Rutte è particolarmente spiccata. “Riuscirai a ottenere qualcosa che NESSUN presidente americano è riuscito a fare da decenni” si legge. “L’Europa pagherà in GRANDE misura, come dovrebbe, e sarà una tua vittoria”.

L’accordo sulla difesa

La Nato ha dato ufficialmente il via a una nuova stagione di rafforzamento militare, approvando un accordo che porterà gli investimenti nella difesa al 5% del PIL entro il 2035.

Nonostante le perplessità iniziali, la Spagna (che rappresentava l’ostacolo principale) ha accettato di aderire grazie a una formula flessibile concordata con il segretario generale Mark Rutte, che prevede una divisione tra spese militari dirette (3,5%) e spese generali per la sicurezza (1,5%).

Nella dichiarazione ufficiale del vertice dell’Aia, in particolare, è stata evitata ogni imposizione collettiva, sostituendo il vincolo per “tutti gli alleati” con una formula più flessibile (un più generico “gli alleati”).

Pedro Sanchez, premier spagnolo, ha espresso soddisfazione per un’intesa che dovrebbe consentire di restare in linea con gli obiettivi dell’Alleanza senza sacrificare lo stato sociale nazionale. Madrid aveva infatti giudicato eccessivo l’obiettivo iniziale, temendo ricadute sul sistema di welfare.

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