Trump e quella frase contro l'Iran "bullo del Medio Oriente" dopo l'attacco, da Teheran arriva la minaccia

Il discorso di Donald Trump dopo i bombardamenti sull’Iran e la minaccia di Teheran al Presidente Usa

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Gli Stati Uniti hanno bombardato tre siti nucleari in Iran. L’entrata in guerra al fianco di Israele da parte degli Usa è stata annunciata dal presidente Donald Trump con un discorso alla Casa Bianca. La Repubblica Islamica ha risposto all’attacco con il lancio di missili balistici a Tel Aviv e in altri centri abitati in Israele, mentre sulla tv nazionale veniva lanciata una dura minaccia a Trump e agli Stati Uniti.

Le parole di Trump dopo l’attacco

Circa due ore dopo l’attacco ai siti nucleari di Fordow, Natanz e Isfahan, Donald Trump ha tenuto un discorso alla Nazione.

Il Presidente si è presentato sul podio della Casa Bianca affiancato dal vicepresidente JD Vance, dal segretario alla Difesa Pete Hegseth e dal capo della diplomazia Marco Rubio.

Iran minaccia gli UsaGetty Images
Cartelli a supporto di Trump a Tel Aviv, in Israele

Di fronte ai microfoni, Trump ha spiegato che “gli impianti per l’arricchimento sono stati completamente e totalmente obliterati”.

Il Tycoon ha definito l’Iran “il bullo del Medio Oriente” che adesso sarà costretto a “fare la pace”.

“Se la pace non avverrà presto – ha proseguito il Presidente Usa – colpite quegli altri obiettivi con precisione, capacità e rapidità”.

La minaccia dell’Iran

In diretta televisiva è ben presto arrivata la risposta dell’Iran alle dure parole del Presidente statunitense.

“Presidente Trump, lei ha iniziato. Noi finiremo”: queste le parole di un giornalista televisivo nel corso di una delle trasmissioni più seguite del paese.

“Gli Stati Uniti hanno commesso un crimine violando lo spazio aereo iraniano” commenta il giornalista.

Durante il discorso del giornalista, sullo schermo è stata mostrata la mappa delle basi americane in Medio Oriente e nella Penisola Arabica.

Le contromisure degli Usa

L’Iran ha affermato che ogni “militare e cittadino americano è un legittimo obiettivo”.

Temendo una ritorsione, è stata potenziata la sicurezza attorno all’ambasciata statunitense a Baghdad.

Migliaia di cittadini americani hanno lasciato Israele e sono stati ritirati gli aerei dagli hangar in Qatar e Bahrein.

Attualmente le basi Usa in Medio Oriente, tra Siria, Qatar, Bahrein, Iraq e Giordania, ospitano circa 40mila militari.

Sono stati posti in stato di allerta i sistemi di difesa anti-aerea a protezione di tutti i contingenti statunitensi nell’area interessata al conflitto.

trump Getty Images