Un arresto per l'esplosione della palazzina di via Nizza a Torino: dal presunto responsabile al movente

La polizia ha arrestato il presunto responsabile dell'esplosione di una palazzina di via Nizza a Torino: non si sarebbe trattato di un incidente

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Svolta nelle indagini sull’esplosione che il 30 giugno ha coinvolto una palazzina di via Nizza, a Torino, e che ha prodotto un decesso e il ferimento di cinque persone. Secondo le prime indiscrezioni la polizia ha arrestato il presunto responsabile. L’evento, dunque, non sarebbe stato causato da un incidente.

Esplosione a Torino, c’è un arresto

Le notizie sono ancora in divenire. Secondo un’indiscrezione riportata dal Corriere della Sera nel pomeriggio di sabato 5 luglio la polizia ha arrestato il presunto responsabile dell’esplosione avvenuta il 30 giugno nella mansarda di una palazzina di via Nizza 389, a Torino.

A portare gli investigatori sulle tracce dell’uomo sarebbe stata la pista della matrice dolosa individuata dietro l’episodio, che ha portato alla morte del 33enne Jacopo Peretti e al ferimento di cinque persone, compresi due minorenni.

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La polizia ha arrestato il presunto responsabile dell’esplosione della mansarda di una palazzina di via Nizza a Torino. Non si sarebbe trattato di un incidente

Secondo le prime informazioni riportate dal Corriere, ancora in attesa di conferma, si tratterebbe di una guardia giurata di 40 anni.

Le indagini sono coordinate dal procuratore capo Giovanni Bombardieri e dal pm Chiara Canepa, condotte dalla Squadra Mobile e dal commissariato Barriera Nizza. Secondo Torino Cronaca il gip del Tribunale di Torino ha contestato al presunto colpevole i reati di crollo dolosoomicidio volontario e ne ha disposto il trasferimento in carcere.

Il possibile movente

I contorni della vicenda sono ancora da chiarire. Secondo le prime notizie, dietro il gesto dell’indagato ci sarebbero motivi personali. A portare gli investigatori su questa ipotesi è l’innesco che i vigili del fuoco avrebbero individuato tra il quarto e il quinto piano della palazzina.

In un appartamento adiacente al punto di innesco si trovava una coppia composta da una donna di 30 anni e dal fidanzato: entrambi si trovavano nell’Isola d’Elba per una vacanza. Corriere della Sera scrive che la matrice dolosa dell’esplosione sarebbe stata confermata da alcuni colleghi del presunto responsabile e da alcuni famigliari.

Secondo gli investigatori l’indagato avrebbe voluto colpire la coppia. La vittima dell’esplosione, Jacopo Peretti, è risultato estraneo alle vicende personali della persona arrestata. Peretti, dunque, è stato indicato come “vittima collaterale”. Le indagini continuano.

La tragedia della palazzina di via Nizza

I fatti risalgono alle 3:10 di lunedì 30 giugno. In via Nizza 389, a Torino, un boato aveva svegliato i residenti della palazzina e delle zone circostanti. Sulla mansarda dell’edificio, infatti, si era verificata un’esplosione.

La pista dell’incidente era stata esclusa sin dalle prime fasi delle indagini. L’evento aveva prodotto una vittima, Jacopo Peretti, di 33 anni. Lo scoppio, inoltre, aveva portato al ferimento di cinque persone, tra cui due minorenni: una bambina di 6 anni e un giovanissimo di 13. La detonazione aveva portato al crollo del tetto dell’edificio. I calcinacci rovinati sull’asfalto avevano danneggiato diverse automobili parcheggiate.

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