Villa Pamphili, Francis Kaufmann dà dei "mafiosi" agli italiani davanti ai giudici: quante identità aveva

Francis Kaufmann ha insultato gli italiani, definendoli "mafiosi", durante l'udienza di convalida del fermo al cospetto delle autorità greche

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“Mafia… italiani mafiosi!”. Così Francis Kaufmann, il presunto assassino di Villa Pamphili, ha insultato gli italiani al cospetto delle autorità greche, subito dopo il suo arresto sull’isola di Skiathos. L’espressione è stata usata nel corso dell’udienza di convalida del fermo. Intanto si è scoperto che Kaufmann si faceva chiamare anche Rexal FordMatteo Capozzi. Ogni identità era funzionale a uno scopo specifico.

Francis Kaufmann dà dei “mafiosi” agli italiani

Dopo i delitti di Villa Pamphili, Kaufmann/Ford/Capozzi si è rifugiato sull’isola greca di Skiathos, dove è stato arrestato.

Durante l’udienza per la convalida del fermo a Larissa, ha pronunciato i suoi insulti contro gli italiani. Il 46enne americano ha rifiutato l’estradizione in Italia, ma la procedura è comunque in corso.

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Kaufmann è accusato di aver ucciso (o lasciato morire) la figlia di pochi mesi e la madre, il cui cadavere è stato nascosto sotto un telo nel parco romano di Villa Pamphili.

Gli alias di Francis Kaufmann

Il presunto assassino di Villa Pamphili è stato chiamato “Francis Kaufmann” alla nascita. Ma sul suo passaporto figura il nome di Rexal Ford.

Nella foto sul documento Kaufmann/Ford mostra un aspetto ordinato e tranquillo, molto diverso dall’immagine trascurata e in stato confusionale diffusa dopo il suo arresto.

Con l’identità fittizia di Rexal Ford, l’uomo avrebbe provato a portare avanti una carriera da regista cinematografico, ma senza alcuna fortuna.

In Italia si è aggiunta un’ulteriore identità, quella di Matteo Capozzi. Con questo nome, l’americano si presentava su WhatsApp.

Si cerca di dare un nome alle vittime

Gli investigatori sono impegnati anche a dare un nome alle vittime. Si ipotizza che la giovane donna che è stata uccisa possa essere nata in Russia o in Ucraina, forse in una zona teatro di guerra. Elemento che potrebbe rendere più difficile la sua identificazione.

Alcuni testimoni hanno riferito, come riporta La Repubblica, che la bambina potrebbe chiamarsi “Andromeda” e che sarebbe nata a Malta. La mamma, durante un controllo della polizia, aveva riferito di chiamarsi “Stella“.

Secondo la ricostruzione, la famiglia sarebbe arrivata in Italia a marzo a bordo di un’imbarcazione privata, per poi raggiungere Roma. Prima il passaggio da Russia, Nuova Zelanda, Islanda e Malta. I due cadaveri sono stati rinvenuti il 7 giugno scorso a Villa Pamphili.

Villa Pamphili, Francis Kaufmann IPA / Facebook Angela Caponnetto