Villa Pamphili, Francis Kaufmann insanguinato per le strade di Roma con moglie e bambina: visto da due turiste

Francis Kaufmann "coperto di sangue" in strada a Roma con moglie e bambina: il racconto del testimone e di due turiste

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Nei giorni precedenti all’omicidio della donna e della sua bambina trovate nel parco di Villa Pamphili a Roma Francis Kaufmann era stato fermato due volte dalle forze dell’ordine. La prima quando due turiste segnalano una violenta lite in strada, con l’americano “coperto di sangue” assieme a moglie e bambina. I poliziotti lo identificano ma si accontentano della versione dell’uomo, lasciandoli andare.

Villa Pamphili, Francis Kaufmann “coperto di sangue” a Roma

L’episodio risale alla sera del 20 maggio scorso nel centro di Roma, nei pressi di piazza Farnese.

Francis Kaufmann, il 46enne americano accusato di aver ucciso la figlia di 6 mesi e nascosto il cadavere della madre tra i cespugli del parco di villa Pamphili, è stato visto in strada “coperto di sangue“.

Villa PamphiliIPA
 Le forze dell’ordine a Villa Pamphili

Sono state due giovani turiste americane a segnalarlo a un ristoratore, che ha poi chiamato la polizia.

Le due ragazze sono corse in un ristorante chiedendo aiuto, dicendo di aver visto un uomo pieno di sangue e violento nei confronti della donna che era con lui, con una bimba in braccio.

La segnalazione di due turiste

Secondo quanto ricostruito dal Corriere della Sera, i poliziotti giunti sul posto hanno identificato Kaufmann ma non la donna, priva di documenti.

E si sarebbero limitati ad accettare quanto dichiarato dall’uomo: sono turisti americani e lei è sua moglie.

Non avrebbero nemmeno tentato di separarli per ascoltare la versione della donna, e, in assenza di denunce, li hanno lasciati andare.

Il racconto del testimone

Il ristoratore però ha scattato una foto all’americano ferito, inviandola poi a Chi l’ha visto?. Proprio quella immagine è stata fondamentale per identificare il 46enne e arrivare al suo arresto in Grecia.

Ai microfoni di Pomeriggio Cinque l’uomo ha raccontato l’episodio, delle due turiste che sono entrate nel suo locale parlando di una violenta lite in strada in via Giulia e di “un uomo coperto di sangue”.

L’uomo ha mandato a controllare l’addetto alla sicurezza del locale, per poi chiamare la polizia.

La seconda segnalazione

La seconda segnalazione è di dieci giorni dopo, il 30 maggio, al mercato di San Silverio, a due passi da Villa Pamphili.

Il copione è lo stesso: una chiamata al 112 per una violenta lite in strada. Lui viene identificato, lei, che non ha ancora un nome, non ha documenti. E la coppia viene lasciata andare.

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