Violenza sessuale a Sondrio, massacrata vicino alla stazione da un 24enne: le ha staccato l'orecchio a morsi

Una donna di 44 anni aggredita a Sondrio: fermato e arrestato un 24enne del Mali accusato di violenza sessuale, rapina e lesioni gravissime

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Una donna di 44 anni è stata aggredita a Sondrio. L’episodio è avvenuto presso la stazione ferroviaria. Arrestato un ventiquattrenne residente in un centro di accoglienza in Valtellina. Le accuse sono di violenza sessuale, rapina e lesioni personali gravissime. La vittima infatti ha riportato ferite multiple e la perdita di un orecchio. Grazie alla descrizione fornita, l’aggressore è stato rintracciato in poche ore con ancora i documenti e il bancomat della vittima nello zaino.

Violenza sessuale a Sondrio

Una donna di 44 anni, che stava rientrando a casa dopo una giornata di lavoro, è stata aggredita da un ragazzo di 24 anni originario del Mali. La violenza, a sfondo sessuale, sarebbe avvenuta vicino alla stazione ferroviaria di Sondrio, in via Morbegno, verso le 23:30 di sera. Nello specifico, nel parcheggio dietro la pompa di benzina di via Tonale.

A chiamare i soccorsi è stato un passante. La vittima sarebbe stata ritrovata in uno stato di semi-incoscienza a terra, sanguinante e con gravi ferite, molte delle quali concentrate sul volto. Oltre ai lividi dovuti ai colpi, anche l’assenza di un orecchio.

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Violenza sessuale a Sondrio

La donna sarebbe stata quindi trasportata d’urgenza in ospedale e ricoverata nel reparto di rianimazione.

L’arresto dell’aggressore

In poche ore gli agenti sono riusciti a individuare e arrestare il ventiquattrenne. A fornire la descrizione il personale medico che lo ha visto allontanarsi dalla scena.

Il giovane, al momento dell’arresto, si trovava in stato di alterazione per l’assunzione di alcol o stupefacenti, non è ancora stato chiarito, ma aveva ancora gli abiti sporchi di sangue.

Nello zaino gli agenti hanno trovato la carta d’identità, la tessera sanitaria e il bancomat della donna aggredita. L’udienza di convalida avverrà giovedì 9 ottobre. Il giovane dovrà rispondere alle accuse di violenza sessuale, rapina e lesioni personali gravissime.

Le parole della cooperativa

Il giovane del 2001 che ha aggredito la donna sarebbe un rifugiato e ospite del centro di accoglienza a Valle di Colorina della cooperativa Itaca Onlus, dedita proprio all’accoglienza dei profughi.

Chi lo ha conosciuto ha raccontato che non era solito bere e che aveva da poco terminato un contratto di lavoro. Da tempo aveva il permesso di soggiorno e, come gli altri 100 ospiti della struttura, non si erano mai verificati episodi violenti.

Un portavoce del centro di accoglienza ha parlato con la stampa, mostrandosi profondamente colpito da quanto accaduto alla donna e parlando anche del futuro del giovane, che “si è rovinato con le sue mani”. Si interroga anche su cosa avrebbero potuto fare per evitare una simile aggressione, ma il giovane non sembrava dare alcun tipo di segnale di disagio e loro, come cooperativa, non hanno mezzi o facoltà per impedirne l’uscita oltre gli orari. “Non è un carcere”, ha spiegato.

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