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Venere e Giove: i pianeti benefici nel tema natale

Perché Giove e Venere sono stati chiamati Fortuna Major e Minor? Ha davvero senso parlare di “pianeti benefici”?

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Foto di Paola Marras

Paola Marras

Autrice e Astrologa

Studiosa delle stelle da quando era ragazzina, collabora da diversi anni con diverse testate giornalistiche, offrendo consulenze astrologiche, scrivendo oroscopi e articoli che guidano e illuminano i lettori sulle influenze celesti.

Venere e Giove: i pianeti benefici nel tema natale 123rf

Quando si parla di astrologia, capita spesso di sentir dire che esistono pianeti “benefici” e “malefici”. È un linguaggio che ci arriva da lontano, dalle scuole astrologiche dell’epoca ellenistica, che a loro volta si rifacevano alle osservazioni dei Babilonesi. In quel contesto, alcuni pianeti sembravano portare effetti favorevoli — come amore, crescita, protezione — mentre altri erano associati a limiti, crisi o tensioni. Così, Saturno e Marte vennero detti “malefici”, mentre Giove e Venere furono chiamati “benefici”, rispettivamente Fortuna Major e Fortuna Minor.

Ma oggi sappiamo che la realtà astrologica è più sfumata. Parlare di “bene” e “male” nel cielo è riduttivo: ogni pianeta esprime un’energia necessaria e ciò che può sembrare ostile a prima vista spesso si rivela una spinta alla crescita. Allo stesso modo anche i pianeti considerati “positivi” non sono garanzia di leggerezza assoluta: possono amplificare, sovraccaricare, distrarre, se mal gestiti.

Tuttavia, Giove e Venere mantengono ancora oggi un’aura speciale. Nella maggior parte dei casi, i loro transiti sono associati a espansione, benessere, sincronicità favorevoli, relazioni nutrienti.

Persino quando si presentano in aspetto dissonante — come una quadratura o un’opposizione — non lavorano mai per distruggere, ma per rivelare dove stiamo andando fuori misura o dove abbiamo dimenticato di amare, di credere, di ricevere. Per questo, fin dall’antichità, sono stati considerati portatori di fortuna: non nel senso passivo del “caso favorevole”, ma in quello profondo di forze cosmiche che aiutano la vita a fiorire.

Venere, la Fortuna Minor che sa rendere tutto più dolce

C’è qualcosa di irresistibile in Venere e non solo perché brilla nel cielo come la “stella del mattino” o “della sera”. La sua luce è tenera, morbida, eppure decisa. I Babilonesi la temevano e la amavano: la associavano tanto all’amore quanto alla guerra perché, quando qualcosa ha la forza di attrarti, ha anche potere su di te. Ma per i Greci e i Romani, Venere era la dea che porta unione, grazia, desiderio e nascita.

In un tema natale la posizione di Venere racconta cosa ci fa sentire bene, ma anche come amiamo, cosa desideriamo, come cerchiamo piacere e come lo offriamo. Una Venere in Pesci, ad esempio, sa amare senza confini, con romanticismo quasi mistico. Una Venere in Bilancia ama l’armonia, il dialogo, l’equilibrio tra te e me.

Quando Venere transita sul Sole o sulla Luna di nascita, può rendere più attraenti — e non solo esteriormente. È come se ti donasse un’aura più calda, più empatica. Persino quando forma un aspetto difficile, non è lì per ferirti, ma per spingerti a chiederti cosa desideri davvero, dove ti sei dimenticato di piacerti, di accogliere, di godere. A volte può far emergere malinconie affettive o farci sentire poco amati, ma lo fa per ricordarci quanto sia importante tornare a noi stessi.

E poi, sì: con Venere in aspetto favorevole è più facile che arrivi una buona notizia, una coincidenza gentile, un incontro che fa bene al cuore. Magari piccolo, ma sufficiente per migliorarti la giornata. Non per niente era detta Fortuna Minor.

Giove, la Fortuna Major che apre il cielo

Giove è un gigante e si comporta come tale. È il pianeta più grande del sistema solare, con una massa talmente imponente da proteggere la Terra da migliaia di detriti spaziali. E questa funzione di protettore celeste si riflette perfettamente anche nel suo ruolo astrologico.

Nell’antichità, Giove era il re degli dèi: Zeus per i Greci, Jupiter per i Romani. Non un tiranno, ma un legislatore, un distributore di giustizia e prosperità. Se Venere ci fa star bene nel piccolo, Giove ci ricorda che abbiamo il diritto di sognare in grande. Nel tema natale indica dove tendiamo ad espanderci, dove troviamo fede, dove la vita ci invita a crescere.

Quando Giove transita su un punto importante del tema natale, porta spesso nuove opportunità. A volte è qualcosa di molto concreto: un lavoro, un viaggio, una scoperta. Altre volte è interiore: una nuova fiducia, un sollievo profondo, la sensazione che “va tutto bene, anche se non è tutto perfetto”. Ed è vero che, nei transiti dissonanti, può esagerare: può gonfiare l’ego, farci dire troppi sì, farci credere di poter saltare certi passaggi. Ma anche in quei casi non è crudele: ci mostra dove stiamo forzando la crescita, dove ci stiamo illudendo, dove è il caso di rallentare per ritrovare il senso.

Giove è detto Fortuna Major non solo perché promette tanto, ma perché, anche quando le cose non vanno come vogliamo, ci insegna a vedere il significato più ampio. È il pianeta del “perché”, non solo del “come”. E chi sa vedere il senso di ciò che vive, è già sulla via della guarigione.