Che sia a causa di una nuotata, di una doccia o per un ammollo in un bagno caldo, l’acqua nelle orecchie può crearci fastidi. Il problema non va sottovalutato, specie in caso di ronzii e acufeni, o ancora peggio se avvertiamo dolori forti e vertigini.
Per fortuna, nella maggior parte dei casi, l’acqua nel condotto uditivo è un problema che si risolve con poche semplici manovre. Il ricorso a metodi efficaci ma sicuri è obbligatorio per evitare di peggiorare la condizione, perciò vediamo subito come fare.
Acqua nell’orecchio: quali sono i segnali
Se l’acqua resta all’interno delle orecchie, possono manifestarsi diversi segnali. Ecco un elenco dei più comuni:
- sensazione di “orecchio tappato” o orecchio bloccato;
- diminuzione temporanea dell’udito, senso di ovattamento;
- prurito dentro l’orecchio o irritazione del condotto uditivo;
- sensazione di gorgoglio, ronzio o rumore dentro l’orecchio;
- in alcuni casi, disagio o dolore lieve se l’acqua resta troppo a lungo, cosa che aumenta il rischio di infiammazione.
Se compare uno o più di questi sintomi subito dopo un bagno o una nuotata, è molto probabile che si tratti di acqua intrappolata. Ma per scongiurare il rischio di un’infezione, è importante agire in tempo.
Rimedi naturali sicuri contro l’acqua nelle orecchie
Uno dei metodi più immediati è sfruttare la gravità e favorire l’uscita del liquido tirando il lobo dell’orecchio compromesso. Mai cedere, invece, alla tentazione di ricorrere ai bastoncini di cotone, i classici cotton fioc, che invece potrebbero spingere il cerume in fondo.
Ecco come fare:
- inclinare la testa verso il lato dell’orecchio interessato, in modo che la parte umida rivolga verso il basso;
- tirare il lobo dell’orecchio in modo delicato su e giù: questo aiuta a “raddrizzare” il canale uditivo e permette all’acqua di fluire;
- in alternativa o in aggiunta, coprite un dito con un asciugamano sottile e adoperatelo per assorbire l’acqua che si trova nel padiglione auricolare.
Metodo con alcol
Se l’acqua persiste e la tecnica della gravità non è sufficiente, è possibile ricorrere a un rimedio casalingo, ma solo se non ci sono lesioni del timpano o infezioni evidenti:
- inclinare la testa e versare nel padiglione 3-5 gocce di alcol, con l’aiuto di un contagocce o di una siringa senza ago;
- l’alcol aiuta l’evaporazione e permette di liberarsi del problema in modo veloce;
- lasciare la testa inclinata e attendete circa 30 secondi;
- poi riportare la testa in posizione “orecchio verso il basso” per far uscire il liquido residuo;
In commercio esistono anche prodotti appositi a base di alcol. Ma una precauzione importante è di non adoperarli se c’è il sospetto di timpano perforato, se c’è dolore acuto, secrezione o infezione in corso. In questi casi è necessario rivolgersi ad un professionista sanitario.
I consigli da seguire in caso di acqua nell’orecchio
Se dopo una nuotata o una doccia si avverte la fastidiosa sensazione di acqua intrappolata, si possono provare le manovre semplici, come inclinare la testa e tirare il lobo. Se necessario e con le dovute precauzioni, può essere efficace anche il rimedio dell’alcol.
A ogni modo bisogna evitare ulteriori ingressi d’acqua nell’orecchio, mantenere la zona asciutta, o in caso di attività acquatiche frequenti, adoperare tappi per orecchie o cuffie specifiche, può aiutare a velocizzare la guarigione e non incappare in altri disturbi.
Ma occhio, se il problema persiste o, addirittura, peggiora è necessario non trascurarlo e consultare il medico. In questo modo si potranno evitare complicazioni e trattare eventuali infezioni in maniera adeguata.





















