“Nel momento in cui è stato chiesto a me io non me la sono sentita di dire di sì, ho detto che non mi riconoscerei in uno Stato che fa quello che oggi fa, la mia coscienza non me lo permette, non giudico la coscienza degli altri, chiedo di non giudicare la mia. Ho scritto una lettera alla mia comunità, ma non volevo fare polemiche pubbliche nel momento in cui c’era un funerale e ho espresso in tutti i modi il rispetto per la persona umana e per la famiglia, però c’è anche il rispetto per lo Stato. Non è una scelta contro qualcuno o qualcosa, ma è una scelta per la dignità dello Stato. Ci sono momenti in cui bisogna avere il coraggio delle proprie idee”. Così il rettore dell’Università per stranieri di Siena, Tomaso Montanari, in merito al lutto nazionale indetto per la morte di Silvio Berlusconi e in riferimento alla scelta di non mettere le bandiere a mezz’asta in segno di lutto sugli edifici dell’Università per stranieri di Siena. (ServizioDi Fabio Di Pietro)