L’esame di maturità fu chiamato così perché andava valutata la maturità complessiva del candidato del liceo, unico istituto che consentiva l’accesso all’università.
Fu istituito nel 1923, in pieno regime fascista, per iniziativa del ministro Giovanni Gentile, all’insegna del rigore con 4 prove scritte e una orale sul programma degli ultimi tre anni.
La Commissione era formata solo da membri esterni: su 20.500 candidati solo il 25% fu promosso il primo anno.