Dieci anni fa la notte di venerdi’ 13 gennaio la nave da crociera Costa Concordia urta contro gli scogli a poche centinaia di metri dall’Isola del Giglio, la nave si inclina e affonda provocando la morte di 32 persone tra passeggeri e personale. Il Comandante Gregorio de Falco, oggi senatore del gruppo misto, era a capo della sala operativa della Capitaneria di Porto di Livorno e in seguito alla telefonata della figlia di una passeggera, attivo’ e coordino’ i soccorsi. De racconta ad ANSA quella notte dalla prima chiamata della signora, fino all’ultima, divenuta famosa, in cui esorta il comandante della concordia Francesco Schettino che era gia’ arrivato a terra a tornare sulla nave “Salga a bordo c…”. “Questa vicenda non e’ solo marittima – dice ad Ansa – ma ha a che fare con la gestione del proprio ruolo e della propria responsabilita’. Quando prevale l’interesse personale o le paure su quello della collettivita’, li’ si apre una faglia”.