Rispetto al passato le festività nazionali, a oggi, si sono ridotte. La legge n. 54 del 1977 ha individuato ben quattro giornate da eliminare tra quelle, un tempo, non lavorative. Questi giorni, chiamati attualmente ex festività o festività soppresse, non sono comunque considerati normali. Il legislatore ha infatti riconosciuto la possibilità per il lavoratore dipendente di maturare un giorno di riposo quando tale giornata coincide con un giorno lavorativo, demandando alla contrattazione collettiva il compito di valutarne i termini e le modalità di godimento. Ecco quali sono le ex festività e come sono trattate in busta paga.
Come è cambiata la busta paga
Dopo aver parlato della stangata sulle bollette e quanto costerà il passaggio all’ora legale, sempre in tema di soldi e risparmi, vediamo come è cambiata la busta paga con le ex festività. Oggi, la maggior parte dei contratti collettivi stabilisce che qualora una ex festività dovesse cadere durante un giorno lavorativo, il monte dei permessi retribuiti indicato in busta paga dovrà arricchirsi di un’ulteriore giornata, di cui il dipendente potrà godere in un successivo momento. Per esempio, il Ccnl Commercio prevede che i lavoratori abbiano gruppi di 4 o di 8 ore di permesso individuale retribuito, in sostituzione delle festività abolite dalla legge. Se il lavoratore dovesse decidere di non usufruire delle ore in più di permessi retribuiti, al termine dell’anno di maturazione decadranno e verranno retribuiti.
Festività e giorni festivi aggiunti in busta paga
Ma quali sono le giornate festive che sono sparite dalla busta paga, almeno nella veste di festività? La legge 269/1949 riconosceva come festività anche San Giuseppe, la cosiddetta Festa del papà, l’ascensione, la festa dell’unità nazionale e la festa di San Pietro e San Paolo. Queste sono poi state abrogate dalla legge 54/1977. Anche se non sono più riconosciute come giorni in cui astenersi dal lavoro, restano importanti per il loro peso in busta paga dal momento che si sono trasformate in permessi di lavoro retribuiti, sempre che cadano in giornate feriali. Per il 2023 ecco i giorni da segnare in calendario:
- San Giuseppe: domenica 19 marzo 2023
- Ascensione: giovedì 18 maggio 2023 (il 39° giorno dopo la domenica di Pasqua)
- San Pietro e Paolo: giovedì 29 giugno 2023
- Festa dell’Unità Nazionale: sabato 4 novembre 2023