Si ripetono ormai con crescente frequenza i furti nelle case adottando le ‘chiavi georgiane’ o ‘bulgare’: vediamo come funzionano e come difendersi.
‘Chiavi georgiane’ in azione a Bologna
Uno degli ultimi casi di furti con ‘chiavi georgiane’, dette anche ‘chiavi bulgare’, sono avvenuti nel quartiere Murri di Bologna. Alla fine la polizia ha rintracciato e arrestato i tre cittadini georgiani ritenuti colpevoli di ben cinque furti: nel covo della banda sequestrati gioielli, biciclette, strumenti tecnologici e musicali e le cosiddette “chiavi georgiane” per aprire le serrature senza forzarle.
Come funzionano le ‘chiavi georgiane’
Le chiavi georgiane sono composte da due parti, ovvero un tensore e una chiave morbida: il primo fa scattare il carrello della serratura mentre la chiave morbida che ha dei denti mobili.
A questo punto il malvivente le scuote entrambi: grazie alle vibrazioni, la chiave morbida occupa la posizione della chiave originale a doppia mappa. Qualora fosse necessario, i ladri possono poi ripetere l’operazione per l’altro profilo della doppia mappa.
Un’altra caratteristica dell’utilizzo di queste chiavi è che in questo modo i ladri possono entrare senza lasciare alcun segno dell’accesso.
Come difendersi dalle ‘chiavi georgiane’
Come difendersi dai furti effettuati con questi attrezzi? Fortunatamente questo tipo di chiavi non apre ogni serratura: in particolare,
è opportuno scegliere serratura di ultima generazione, quelle con cilindro europeo, dotato di un meccanismo a pistoncini che le rende inviolabili. Su queste serrature si utilizzano solitamente chiavi piatte e codificate.
Fonte video: Polizia di Bologna