Da qualche anno i social asiatici sono stati travolti da due figure che sembrano uscite da un film di fantascienza: il “Chinese Trump”, nome d’arte di Ryan Chen, e Yilong Ma, il presunto sosia cinese di Elon Musk. Entrambi sono diventati virali per la somiglianza impressionante con i loro omologhi americani, tanto da spingere gli utenti a chiedersi se si tratti davvero di persone reali o di elaborazioni generate con l’intelligenza artificiale.
Ryan Chen, il “Trump cinese” che parla come lui
Ryan Chen – conosciuto sui social come @trumpbyryan – è un artista cinese che ha costruito la propria fama imitando voce, gesti e intonazione di Donald Trump. La sua precisione nel riprodurre il modo di parlare del presidente americano, con quel mix di ironia e autocelebrazione, ha lasciato tutti senza parole. Nei suoi video, Chen ricrea discorsi pubblici, slogan e persino le battute più celebri di Trump, ma con un tocco di comicità in più. È un personaggio che gioca sul confine tra parodia e performance linguistica: parla in inglese con accento perfetto, interpreta le smorfie e le pause del politico, e il risultato è talmente realistico da far sorridere ma anche da sembrare a tratti un deepfake. La sua popolarità è esplosa in Cina e poi nel resto del mondo, fino a superare il milione di follower su piattaforme come Rednote e Instagram.
Yilong Ma, il “gemello digitale” di Elon Musk
Se Ryan Chen conquista con la voce, Yilong Ma sorprende per la somiglianza fisica. È il cosiddetto “Elon Musk cinese”, apparso per la prima volta su TikTok e Douyin (la versione cinese della piattaforma). Su Instagram lo si trova con il nickname @yilongma.meta. Con la stessa espressione, gli stessi tratti del volto e persino un abbigliamento identico, Ma è diventato virale. Nei video guida Tesla, parla di progetti spaziali e si muove come il fondatore di SpaceX. Ma il suo successo ha acceso un dubbio: è un uomo vero o un prodotto digitale? Alcuni esperti di tecnologia e creator online sostengono che possa trattarsi di una sofisticata ricostruzione con l’IA, forse basata su modelli 3D del viso e deepfake (qui ti spieghiamo che cos’è e perché c’entra persino con la guerra). Persino Elon Musk ha commentato la sua esistenza, scrivendo su X: “Vorrei conoscerlo, se è reale”.
Sosia e parodie: intrattenimento o mera intelligenza artificiale?
La Cina oggi è senza dubbio un laboratorio avanzato per l’uso dell’intelligenza artificiale, dai filtri realistici ai cloni vocali. I sosia di Trump e Musk, veri o digitali che siano, incarnano perfettamente la nuova era in cui il confine tra realtà e finzione è sempre più sottile e, inevitabilmente pericoloso e insidioso. Basta pensare a truffe come quella del capo, generata con l’intelligenza artificiale. La domanda, dunque, rimane aperta: Ryan Chen e Yilong Ma sono semplici imitatori geniali o esperimenti social di una nuova generazione di “cloni digitali”?






















