“Bastian contrario” è un’espressione idiomatica della lingua italiana, che indica colui che assume per partito preso opinioni e atteggiamenti contrari a quelli della maggioranza. Ma da dove arriva questo modo di dire? Sull’origine della locuzione esistono teorie differenti. Nel suo “Dizionario moderno” del 1905, lo scrittore e critico letterario Alfredo Panzini ricorda la leggenda di Bastiano Contrari, un “malfattore morto impiccato, il quale solamente in virtù del suo nome e cognome diede origine al motto”. Si tratta dunque di un’antonomasia, ovvero di una figura retorica che, in questo caso, attribuisce ad altri soggetti caratteristiche appartenenti ad un individuo specifico, utilizzando proprio il suo nome. A Castelvecchio di Rocca Barbena, in provincia di Savona, si ricorda proprio un brigante morto impiccato che si chiamava Bastian Contrario! Secondo la leggenda, nel 1671, il duca Carlo Emanuele I di Savoia chiese al mercenario di proteggere il suo castello, assaltando ed infastidendo i viaggiatori di passaggio nei suoi territori. Il brigante però colpì anche le carovane sabaude, facendo nascere il modo di dire “fare il bastian contrario”, in riferimento a chi dice e fa il contrario di ciò che invece identifica i più.