L’inverno è alle porte e con esso si avvicina anche il timore di ricevere bollette di gas e luce con prezzi alle stelle, a causa dell’inflazione e dei rincari che stanno interessando l’Italia in questi mesi. Gli aumenti sono pressoché impossibili da evitare (si prevede che solo la bolletta elettrica rischia di aumentare del 60%), e senza eventuali interventi di Stato gli italiani dovranno fare i conti con bollette da pagare sicuramente più alte rispetto al passato.
Il riscaldamento della casa nella stagione più fredda dell’anno, però, non è un optional a cui poter rinunciare e di conseguenza, stando agli aumenti previsti e ormai annunciati da settimane, riscaldare le abitazioni quest’anno costerà molto di più rispetto a qualche anno fa. Per questo, oltre all’investimento per un impianto sufficientemente moderno e funzionale, è possibile agire studiando il proprio sistema di riscaldamento per contenere gli esborsi, controllando a dovere la temperatura interna degli ambienti.
Quanto costa riscaldare la casa
I costi, chiaramente, variano in base ai metri quadri da riscaldare e all’impianto. Ad esempio, con una caldaia a gas (per cui esiste un trucco che risparmiare), è stato stimato che il costo è di circa 0,57 euro all’ora, da moltiplicare per i metri quadri dell’appartamento. Per una casa di circa 100 mq, quindi, il costo è di circa 60 centesimi per ogni ora di riscaldamento acceso.
Prendendo in considerazione anche le caldaie più vecchie oltre a quelle di nuova generazione, si stima che il costo orario può arrivare fino a 2 euro. La media di ore giornaliere per riscaldare un appartamento è di circa 6, il che significa che si spendono in media dai 6 ai 12 euro al giorno, con una media di spesa mensile che oscilla dai 160 ai 360 euro.
Quanto spendi in più ogni volta che alzi la temperatura
A incidere sui costi è anche la temperatura che, nei locali abitati, non dovrebbe superare i 20°. Questa è la temperatura consigliata anche per quanto riguarda la salute del corpo umano. Ogni grado in più sopra questa soglia può non solo compromettere la salute ma anche far lievitare il costo in bolletta fino al 7-8% in più.