Novità in vista per quanto riguarda la revisione auto: in base alla nuova direttiva europea n. 2014/45 applicata a partire dal 20 maggio, volta a proteggere i consumatori da casi di frode al momento dell’acquisto di un’auto usata. Una volta effettuata ogni procedura di revisione, Aci e motorizzazione dovranno rilasciare al proprietario del veicolo un documento, ossia il certificato di revisione. Tutti i dati rilevati tra cui i chilometri effettivi saranno registrati sul portale dell’automobilista. A partire dal 20 maggio quindi i centri di revisione dovranno comunicare per via elettronica alla motorizzazione i dati del certificato di revisione. I dati rilevati riguardano il completo checkup del veicolo, tra cui il numero di identificazione, la targa, il luogo e la data di revisione, la lettura del contachilometri, eventuali carenze riscontrate oltre che il nome di chi ha effettuato le verifiche. Occorrerà inoltre presentare domanda su un apposito modello, reperibile presso gli uffici della motorizzazione civile e disponibile online, allegare l’attestazione di versamento di €45, 00 sul conto corrente intestato al dipartimento dei trasporti e prenotare la visita del veicolo presentando anche la carta di circolazione. Inoltre la scadenza della revisione è biennale. In caso di auto nuova la prima revisione andrà effettuata la prima volta dopo quattro anni mentre se l’auto è usata andrà eseguita ogni due anni. Cosa accade poi se l’auto non dovesse risultare idonea alla revisione? Se l’auto non dovesse passare una o più prove dovrà essere prima riparata e poi sottoposta ad una nuova verifica presso lo stesso centro. Se dovessero emergere gravi guasti, anche in questo caso l’auto dovrà essere riparata in tempi brevi. Inoltre si dovrà pagare una seconda revisione. Se invece i guasti emersi dovessero essere lievi, la revisione verrà sospesa temporaneamente per effettuare gli accertamenti necessari.