L’edicola di via Lodivecchio, nel quartiere Fanfani di Lodi, ha rialzato la saracinesca, ma tra quotidiani e periodici non c’è più il signor Engelmayer, che l’aveva aperta una decina di anni fa, per realizzare un sogno che gli era costato grandi sacrifici.
Dopo una vita da operaio, fatta di rinunce e risparmi, Luigi era riuscito finalmente ad avere il suo negozio di giornali vicino al centro, accanto alla chiesa di Santa Madre Cabrini.
All’inizio del mese di marzo, il signor Engelmayer è stato ricoverato all’ospedale Maggiore per aver contratto il Covid-19 e, dopo 40 giorni di sofferenza, il suo cuore ha smesso di battere e sul suo sogno è sembrato calare il sipario.
Due mesi dopo la sua morte però la figlia Martina ha deciso di prendere in mano l’attività: la coraggiosa ed intraprendente ventiduenne ha preferito accantonare per un po’ i suoi progetti personali per continuare l’avventura a cui papà Luigi teneva così tanto.
Così ha deciso di lasciare la facoltà di Beni culturali e iniziare ogni sua giornata alle 6.00 con la consegna dei giornali, per aprire l’edicola alle 7.00 e ricevere i clienti, che hanno apprezzato moltissimo il suo gesto; la vanno a trovare e la sostengono, spesso raccontando anche qualche aneddoto che li ha legati in qualche modo al suo amato padre scomparso.