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CURIOSITÀ 04 NOVEMBRE 2025

Il Santo Graal è in Italia, vicino a un famoso lago del Nord

Matteo Polimeni

Matteo Polimeni

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Editor e videomaker con l’anima da storyteller. Mi muovo tra design, arte e architettura, giocando con la comunicazione.

Da secoli il Santo Graal continua a esercitare un fascino misterioso su storici, ricercatori e appassionati di leggende. Considerato da molti come il calice utilizzato da Gesù Cristo durante l’Ultima Cena, il Graal è diventato nel tempo molto più di una semplice reliquia: è un simbolo di purezza, fede e conoscenza spirituale.
Secondo la tradizione cristiana, questa coppa custodirebbe poteri straordinari, come la capacità di guarire o di nutrire chi ne è degno. Non sorprende quindi che, nel corso dei secoli, intorno a questo oggetto sacro si siano intrecciate storie, miti e infinite ricerche. Ma dove si trova davvero il Santo Graal?

La teoria del Graal sul Lago di Garda

Tra le ipotesi più affascinanti c’è quella che colloca il Santo Graal proprio a Desenzano del Garda. A sostenerla è il ricercatore e storico bresciano Armando Bellelli, che ha dedicato anni di studi e indagini a questa teoria. Secondo Bellelli, il Graal non sarebbe un mito lontano, ma un segreto nascosto sotto i nostri occhi, nel cuore della cittadina gardesana.

Le sue ricerche partono da una leggenda secondo cui una dinastia di eretici medievali, i Catari, avrebbe custodito il sacro calice per proteggerlo dalle persecuzioni della Chiesa. Quando furono costretti a fuggire, avrebbero nascosto la reliquia in un luogo sicuro — forse proprio sotto la Chiesa di San Zeno o nel centro storico di Desenzano, in un punto compreso tra via Annunciata e vicolo Pietro Signori.

Bellelli ipotizza che l’area conservi ancora tracce e simboli di questa presenza: segni religiosi, strutture sotterranee e riferimenti esoterici che collegherebbero il Lago di Garda al più grande mistero della cristianità. Una teoria che, seppur priva di conferme ufficiali, ha alimentato l’immaginario locale e attirato curiosi e studiosi da tutta Italia.

Tutti i posti attribuiti al Santo Graal

Il Lago di Garda non è però l’unico luogo a contendersi il titolo di “dimora del Graal”. Nel corso dei secoli sono emerse decine di teorie, ognuna con le proprie prove, indizi e leggende.

A Genova, ad esempio, si trova il Sacro Catino, un antico calice custodito nel Museo del Tesoro della Cattedrale di San Lorenzo. Alcuni studiosi ritengono che possa essere proprio il vero Graal, anche se la Chiesa non ne ha mai riconosciuto l’autenticità. Anche il Borgo di Acerenza potrebbe essere il luogo che costudisce il Santo Graal perché crocevia dei Cavalieri Corciati.

In Francia, il castello di Montségur è considerato un luogo chiave: ultimo rifugio dei Catari, sarebbe stato teatro dell’assedio del 1244, durante il quale molti di loro avrebbero cercato di mettere in salvo il prezioso calice.
C’è poi chi guarda alla Sicilia, in particolare al borgo di Mussomeli, dove la presenza di antiche chiese e un passato intriso di simbolismo religioso alimentano ancora oggi le ipotesi di un Graal nel “mediterraneo”.

Un’altra teoria porta il Graal in Normandia, al Castello di Gisors, legato ai Cavalieri Templari. Secondo la leggenda, proprio loro avrebbero trasportato e nascosto il calice in un sotterraneo segreto, mai completamente esplorato.

Altri racconti invece indicano Alessandretta, in Turchia, come possibile dimora del Graal, anche se si tratta di un’ipotesi marginale e poco supportata dalle fonti storiche.

Ciò che accomuna tutte queste teorie è la stessa tensione verso il mistero. Il Santo Graal continua a essere un enigma che attraversa i secoli, capace di unire fede, storia e leggenda. Forse c’è un motivo per cui dopo secoli questa importante reliquia usata da Gesù non è stata ancora trovata. Forse il suo segreto non si trova in un luogo preciso, ma nel viaggio stesso di chi lo cerca.

Il Santo Graal è in Italia, vicino a un famoso lago del Nord
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