Tom Cruise non è solo un attore, è ormai un’icona vivente dell’azione estrema. E lo ha dimostrato ancora una volta portando a casa un primato da far tremare le ginocchia: 16 lanci da un elicottero con un paracadute in fiamme, senza controfigura. È tutto vero, ed è ora certificato anche dal Guinness World Records.
A rendere il tutto ancora più impressionante è l’età dell’attore: 62 anni compiuti, un’età in cui molti colleghi preferiscono set tranquilli e… green screen. Lui invece sceglie il vuoto, le fiamme e una delle acrobazie più rischiose mai viste sul grande schermo. Il tutto per girare una scena chiave di Mission: Impossible – The Final Reckoning, ottavo capitolo della saga.
L’acrobazia più estrema di sempre (e non è CGI)
La sequenza, entrata ufficialmente nel Guinness dei primati (libro che ha festeggiato 75 anni), è quella in cui Cruise si lancia da un elicottero in volo con un paracadute modificato per prendere fuoco in volo. Un effetto visivo spettacolare ma estremamente pericoloso, perché le fiamme sono reali e la possibilità che i cavi si attorcigliassero o bruciassero durante la discesa è sempre stata concreta.
Nel video ufficiale diffuso da Paramount Pictures su YouTube, si vede l’attore discutere la scena con la troupe, spiegando con calma disarmante: “Sto per lanciarmi. Se si attorciglia mentre è in fiamme, girerò su me stesso e brucerò”. Un modo asciutto, quasi ironico, di descrivere un’impresa che per chiunque altro avrebbe richiesto settimane di simulazioni digitali. Per lui, invece, si è trattato di 16 ripetizioni reali, una dopo l’altra, per ottenere l’inquadratura perfetta.
Il riconoscimento ufficiale del Guinness World Records
A confermare la straordinarietà della performance ci ha pensato direttamente Craig Glenday, direttore del Guinness World Records, che ha definito Cruise non solo interprete di eroi d’azione, ma “l’eroe d’azione per eccellenza”. Ha poi sottolineato come gran parte del successo dell’attore derivi dalla sua ostinazione per l’autenticità, una scelta che lo ha spesso portato a superare i limiti umani, letteralmente.
È questo approccio, coerente e radicale, che ha trasformato Cruise in un caso unico a Hollywood. E chissà che questa volta non sia davvero l’occasione giusta per conquistare anche un premio Oscar (dove invece è scattata la polemica per l’intelligenza artificiale), magari proprio nella nuova categoria dedicata agli stuntman, in arrivo dal 2028.
16 lanci per una scena: la follia calcolata di Tom Cruise
Il franchise di Mission: Impossible è da anni sinonimo di adrenalina vera. Cruise ha scalato la torre più alta del mondo, si è aggrappato al portellone di un aereo in decollo, ha guidato in contromano su montagne innevate. Ma questa volta, l’acrobazia si spinge oltre anche per i suoi standard.
La scelta di girare la scena 16 volte è indicativa della sua filosofia: niente compromessi, anche se questo significa buttarsi nel vuoto più volte con un paracadute modificato per bruciare in volo. Il video diffuso online mostra una sequenza serrata di clip, ognuna dedicata a uno dei lanci: un collage di coraggio, coordinazione e perfetta padronanza dei tempi cinematografici.
Con questa impresa, Tom Cruise ha regalato al pubblico una delle sequenze più incredibili della sua carriera, e ha fissato un nuovo standard per gli stunt nel cinema moderno. In genere, gran parte dell’azione dei film viene costruita al computer, ma lui continua a dimostrare che la realtà, per quanto rischiosa, ha ancora un valore emozionale e spettacolare senza pari.