Se pensavi che il periodo Cretaceo fosse come lo vedi su Jurassic Park, preparati a conoscere un rettile marino che sta facendo impazzire i paleontologi: il Trascaura sandrae. Lungo ben 12 metri, molti dei quali appartenenti al lungo collo, questo nuovo tipo di plesiosauro è stato scoperto al largo della costa canadese, più precisamente nell’area di Vancouver. Il Trascaura sandrae è vissuto circa 85 milioni di anni fa, in un oceano che oggi è coperto da foreste e città. Nonostante il primo fossile di questo mostro marino sia stato ritrovato nel 1988, la creatura è tornata protagonista delle riviste scientifiche a causa di una scoperta incredibile che ha posto fine ai misteri legati a questa specie.
Cos’è il Traskasaura sandrae
Il Traskasaura sandrae appartiene al gruppo degli elasmosauri, una sottocategoria di plesiosauri noti per i loro colli lunghissimi e i corpi affusolati, perfetti per la vita in mare aperto. Ma questo esemplare in particolare ha qualcosa di speciale. I paleontologi lo descrivono come una creatura “a metà strada” tra il passato e il futuro del suo gruppo: ha una combinazione insolita di tratti primitivi e tratti più evoluti, mai osservata prima in altri rettili marini simili.
Ad esempio, il suo scheletro mostra una spalla dalla morfologia decisamente anomala – tanto da lasciare perplessi anche i paleontologi più esperti – e pinne che sembrano adattate per un tipo di nuoto particolare. Il collo, composto da almeno 50 vertebre, gli avrebbe permesso movimenti estremamente flessibili, ideali per sorprendere le prede. Secondo gli studiosi, infatti, il Traskasaura non si limitava a inseguire il cibo: pare fosse capace di immergersi rapidamente e attaccare dall’alto, una tecnica piuttosto sofisticata per l’epoca.
Tra le sue prede preferite, probabilmente ci sono stati gli ammoniti, molluschi marini abbondanti in quella regione del Cretaceo, dotati di conchiglie dure che questo predatore poteva facilmente schiacciare con i suoi denti robusti e affilati.
Perché il ritrovamento è importante per i paleontologi
Oltre ad aggiungere un nuovo, affascinante tassello alla storia della vita sulla Terra, il Traskasaura sandrae ha anche risolto un mistero paleontologico che durava da oltre trent’anni. I primi resti erano stati trovati nel 1988 da Michael e Heather Trask, ma per anni non si era riusciti a identificarli con certezza: troppo pochi elementi e troppo strani rispetto agli altri plesiosauri già noti. Solo grazie a un secondo scheletro, meglio conservato e appartenente a un giovane esemplare, i ricercatori hanno finalmente potuto collegare i pezzi e assegnare un nome ufficiale a questa creatura nel 2025.
La scoperta è così rilevante che nel 2023 il Traskasaura è stato proclamato fossile ufficiale della Columbia Britannica. Non è solo una curiosità da museo, ma anche la chiave per comprendere l’evoluzione dei plesiosauri, e più in generale, identificare la varietà della fauna marina che popolava il Nord America nel Mesozoico.
La sua anatomia così particolare suggerisce che i plesiosauri potevano essere molto più diversificati, sia nel corpo che nel comportamento, rispetto a quanto immaginato finora. Dopo oltre trent’anni dalla sua scoperta, il Traskasaura sandrae ha finalmente un nome e una storia da raccontare. Questo curioso mostro marino, rimasto per decenni un “fossile senza identità”, oggi ci parla di un’epoca lontanissima in cui strane creature nuotavano nei mari del Pacifico.
La sua identificazione non è stata immediata: ci sono voluti nuovi ritrovamenti e svariate ricerche per svelarne la vera natura.
Oggi il Traskasaura non è solo un pezzo da museo, ma anche parte dell’identità della regione canadese della British Columbia.