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Escher a Roma

Mostra prorogata fino al 5 maggio

Grande successo per la mostra di Escher a Palazzo Bonaparte a Roma: dopo aver superato i 150 mila visitatori arriva la proroga fino al 5 maggio

A cent'anni dalla prima volta che Escher visitò Roma una mostra epocale per omaggiare l'inquieto e geniale artista olandese.

Maurits Cornelis Escher è conosciuto e amato in tutto il mondo per le sue incisioni e litografie: ha conquistato un vasto pubblico grazie alla sua straodinaria capacità di trasportare gli animi in un mondo immaginifico e impossibile, dove si mescolano arte, matematica, scienza, fisica e design.
Escher è amato da chi conosce l’arte, ma anche da chi è appassionato di matematica, geometria, scienza, design, grafica. Nelle sue opere confluiscono una grande vastità di temi, e per questo nel panorama della storia dell’arte rappresenta un unicum.

Un’antologica di circa 300 opere che comprende l’ormai iconica Mano con sfera riflettente (1935),
Vincolo d’unione (1956), Metamorfosi II (1939), Giorno e notte (1938), la celebre serie degli Emblemata, e tantissime altre.

Inoltre, a impreziosire il percorso espositivo, anche una ricostruzione dello studio che Escher aveva a Baarn in Olanda che, qui a Roma, espone al suo interno i vari strumenti originali coi quali il Maestro produceva le sue opere e il cavalletto portatile che lo stesso Escher portò con sé nel suo peregrinare per l’Italia.

La mostra, col patrocinio della Regione Lazio, del Comune di Roma – Assessorato alla Cultura e dell’Ambasciata e Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi, è prodotta e organizzata da Arthemisia in collaborazione con la M. C. Escher Foundation e Maurits ed è curata da Federico Giudiceandrea - uno dei più importanti esperti di Escher al mondo – e Mark Veldhuysen, CEO della M.C. Escher Company.

 

 

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